Pseudonimo di un pensatore protestante italiano del Cinquecento (forse il minorita Paolo Ricci, noto anche come Lisia Fileno; secondo altri sarebbe lo stesso che si cela sotto il nome di Giorgio Siculo); nel 1542 è in Valtellina, nel 1545 a Chiavenna. Antitrinitario, sviluppando una critica radicale della tradizione teologica medievale, respinge la dottrina sacramentale cattolica e fa del battesimo, riservato agli adulti, una semplice professione di fede, e della cena il simbolo della fede dei credenti nel regno di Dio. Queste dottrine, esposte in un Trattato del battesimo e della Cena, trovarono la vivace opposizione di A. Mainardi e P. P. Vergerio, il quale ultimo persuase poi R. a sottoscrivere, con un'abiura, il credo di Zwingli. Ma la persistenza nelle sue tesi, la difesa della libertà di coscienza che lo fece trattare da Calvino come "libertino", procurarono infine a R. l'espulsione (1570) dal territorio dei Grigioni.