Letterato e sociologo (Collegno 1896 - Roma 1979). Prof. di italiano all'univ. di Londra dal 1920 al 1939, insegnò all'univ. di Messina e quindi di Firenze la dottrina generale dello stato (denominata nel 1940 dottrina del fascismo) dal 1938 al 1943. Passato nel 1943 alla cattedra di sociologia, ha creato e diretto a Firenze il Centro di studî sui problemi del lavoro. Si è occupato anche di letteratura italiana e inglese. Tra le sue opere: Le lettere italiane del nostro secolo (1929); Il teatro inglese (1933); Una rivoluzione mancata (1948); Simbolo e società (1950); Lo spettacolo come forma di socialità (1951); La democrazia e la politica di massa (1952); Discussion sans marchandage (1956); Italian sociology in our century (1957); Lineamenti di sistematica sociologica (1964); La tecnica come classe dirigente (1969).