ALDOBRANDINI, Camillo
Nacque a Firenze il 16 nov. 1816. Secondogenito di Francesco Borghese e di Adele de la Rochefoucauld, ereditò alla morte del padre (1839) i beni e le prerogative degli Aldobrandini (che dal 1767 costituivano una secondògenitura fidecommissaria dei Borghese), e, per disposizione testamentaria, ne assunse per sé e per gli eredi il cognome e lo stemma. Colonnello onorario nel corpo dei vigili, colonnello e, poi, comandante generale della guardia civica romana, istituita da Pio IX, l'A. prese parte attiva agli avvenimenti romani del 1847-48. Presidente del Circolo romano, fondato nell'aprile del 1847, resse il dicastero delle Armi nel ministero costituzionale Recchi (marzo-aprile 1848) e organizzò il corpo di spedizione pontificio agli ordini del generale Durando. Caduto il ministero dopo l'allocuzione del 29 apr. 1848, l'A., nominato il 13 maggio membro dell'Alto consiglio, propugnò nell'Assemblea la continuazione della lotta per l'indipendenza italiana (seduta del 19 giugno 1848), ma, dopo la fuga di Pio IX a Gaeta, restò in disparte durante i successivi rivolgimenti. Nel 1862 fu presidente della commissione pontificia per l'esposizione universale di Londra. Durante la spedizione garibaldina del 1867, si arruolò nel corpo dei pontifici "volontari romani" e, dopo Mentana, mise il suo palazzo di via Panisperna a disposizione del Comitato di soccorso ai feriti. Dopo il 1870 fu con quella frazione della nobiltà romana che restò fedele alla causa del potere temporale. Per mandato degli elettori dell'"Unione romana ", fu consigliere comunale di Roma dal 1878 al 1882.
Sposò in prime nozze, nel 1841, a Bruxelles la principessa Maria d'Aremberg (m. nel 1861) e in seconde nozze a Vienna nel 1863 la contessa Maria Hunyadi de Kethely, ed ebbe sei figli, fra i quali Pietro, uno dei fondatori della "Società romana per gli interessi cattolici".
Morì a Roma il 5 giugno 1902.
Fonti e Bibl.: Assemblee del Risorgimento. Atti raccolti e pubblicati per deliberazione della Camera dei Deputati, Roma II, Roma 1911, passim;Necrologio in La Civiltà Cattolica,LIII (1902), pp.730-731; M. Menghini, Cinque lettere di Massimo d'Azeglio [a C. Aldobrandini], in Nozze Del Drago-Montini Marescotti,Imola 1924; Diz. del Risorgimento naz.,II, p. 40 (con qualche inesattezza).