Mitchell, Cameron
Nome d'arte di Cameron McDowell Mizell, attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Dallastown (Pennsylvania) il 4 novembre 1918 e morto a Pacific Palisades (California) il 6 luglio 1994. Attivo sul grande schermo dal 1945, non assurse mai al rango di primo attore, nonostante la validissima preparazione maturata in palcoscenico. Il suo profilo ruvido e aspro lo relegò a ruoli da antagonista e comprimario, facendogli caratterizzare talvolta personaggi burberi ma probi, più spesso temperamenti cinici, tormentati e crudeli.
Formatosi alla Theatre School di New York, debuttò a Broadway nel 1939 e nello stesso anno partecipò a una memorabile versione in abiti moderni di The taming of the shrew (La bisbetica domata) di W. Shakespeare diretta da Alfred Lunt. Durante il secondo conflitto mondiale fu pilota di aerei da bombardamento e, al congedo, rinunciò alla carriera sportiva nel baseball per firmare un contratto pluriennale con la Metro Goldwyn Mayer. Nel cinema esordì nel 1945 nella commedia What next, corporal Hargrove? (Al caporale piacciono le bionde) di Richard Thorpe, il primo di una serie di film d'ambientazione bellica, tra i quali il notevole They were expendable (1945; I sacrificati di Bataan) di John Ford, in cui M. offrì efficaci caratterizzazioni. Nel 1949 per la sua interpretazione a Broadway di Happy Loman in Death of a salesman di A. Miller, ottenne buoni riconoscimenti di pubblico e critica; il successo venne rafforzato dall'omonima trasposizione cinematografica (Morte di un commesso viaggiatore) diretta nel 1952 da Laslo Benedek, che gli consentì di firmare un contratto con la 20th Century-Fox, nonché di ottenere il primo ruolo da protagonista in un film di fantascienza a basso costo, Flight to Mars (1951; Volo su Marte) di Lesley Selander. Nelle produzioni maggiori fu però ancora scelto per ruoli di spalla o di rivale della star protagonista, che comunque M. ricoprì, sia che fossero brillanti sia che si rivelassero aggressivi, dando sempre prova di un'equilibrata e accurata recitazione. Così nella commedia How to marry a millionaire (1953; Come sposare un milionario) di Jean Negulesco, in cui è il milionario in incognito che infine sposa una delle tre affascinanti protagoniste (Lauren Bacall); nel dramma Love me or leave me (1955; Amami o lasciami) di Charles Vidor; nel western The tall men (1955; Gli implacabili) di Raoul Walsh, al fianco di Clark Gable; e nel noir House of bamboo (1955; La casa di bambù) di Samuel Fuller. Nel 1957 tratteggiò con energia e inquietudine due dei suoi più intensi ruoli da protagonista: quello di Barney Ross, l'eroico marine diventato morfinomane per resistere agli attacchi della malaria, contratta a Guadalcanal, in Monkey on my back (Quando la bestia urla) di André De Toth, e quello di Troy Boone, il sadico e complessato veterano di guerra, in No down payment (Un urlo nella notte) di Martin Ritt.
Negli anni Sessanta M. lavorò spesso all'estero (Spagna e Italia) in film minori, come il peplum Gli invasori (1961) e il thriller Sei donne per l'assassino (1964), entrambi diretti da Mario Bava, e il western Hombre (1967) di Ritt. Fu la carriera televisiva, intrapresa dalla fine degli anni Sessanta, a garantirgli un successo di pubblico più vasto, soprattutto grazie al personaggio del simpatico Buck Cannon della serie western High Chaparral (1967-1971).