CAMELOTS DU ROI
. Camelot è antico vocabolo francese che significa stoffa di poco valore, già molto in uso, fatta di pelo di capra o di cammello (lat. camelus). Lo stesso nome passò ai mercanti che la vendevano, e a poco a poco si estese a tutti i venditori ambulanti d'oggetti di minimo conto. A quei venditori girovaghi viene rilasciata in Francia una licenza che li qualifica appunto con il vocabolo camelots. Una licenza di quella categoria dovettero procurarsi i giovani studenti monarchici i quali, all'epoca delle agitazioni provocate in Francia dal processo Dreyfus, si misero a disposizione della redazione del giornale L'Action Française per vendere nelle vie le copie del giornale. Essi s'intitolarono cosi les camelots du roi, e il nome si diffuse e rimase, perché mentre i loro avversarî lo usavano per dileggio, essi lo portavano a meglio designare le loro fede politica.
Essi si costituirono poi in associazione sotto quel nome, e la loro prima manifestazione collettiva si ebbe alla fine del 1908 quando iniziarono alla Sorbonne una serie di clamorose proteste contro il Thalamas, al quale rimproveravano d'aver denigrato la memoria di Giovanna d'Arco. Essi riuscirono a ottenere il trasloco dell'insegnante. Un'altra rumorosa manifestazione fu compiuta poco dopo da uno dei loro capi, lo scultore Réal del Sarte, il quale, assistendo a un'udienza solenne della Corte di cassazione, sorse ad accusare l'altissimo tribunale di parzialità in favore di Dreyfus e fu di conseguenza condannato ad alcuni mesi di carcere. I camelots du roi promossero successivamente tra il 1909 e il 1912 a Parigi e nei dipartimenti una serie di dimostrazioni e di cortei in onore di Giovanna d'Arco, dando occasione a reazioni e tumulti con intervento della polizia e relativi processi e condanne. Si segnalarono anche nei teatri parigini, protestando contro produzioni antireligiose o antipatriottiche, delle quali riuscirono in parecchi casi a impedire la rappresentazione. Nel 1913, durante il difficile dibattito parlamentare cui diede luogo la legge che ristabiliva il servizio militare di tre anni, essi tennero testa alle grandi manifestazioni di strada promosse dai partiti d'estrema sinistra, ed ebbero quasi sempre il sopravvento.
Dopo la guerra, alla quale diedero un largo contributo di sangue, i camelots du roi si sono ricostituiti in associazioni federate per tutta la Francia. Sono attualmente alla loro testa Maurice Pujo, delegato del comitato direttivo dell'Action Française, e lo scultore Réal del Sarte più sopra nominato. Una delle loro ultime gesta fu la liberazione di Léon Daudet dal carcere, dove era detenuto per reato di stampa.