CAMBRIDGE 74, Pittore di
Ceramografo attico della tecnica a figure rosse, di stile protoclassico. Così denominato dalla kölix G. 74 di Cambridge. Il suo stile è assai affine a quello del Pittore della Coppa di Yale, tanto che in qualche caso i due artisti sono stati confusi tra loro. Il Beazley ha attribuito al Pittore di C. 74 dieci kölikes (Oxford, 307; Cambridge, G. 74; Roma, Museo dei Conservatori, 9; Orvieto, Mus. Fama, 1935, 874; Adna, B. 250; B. 470; B. 469; Copenaghen, Museo Thorvaldsen; Firenze, Coll. Campana; Roma, Villa Giulia, 5239); una coppa senza piede (Siracusa, 24611); due alàbastra (Bonn, 84 a; Atene, Agorà). Questi vasi rappresentano scene di kòmos, con sileni e menadi, figure di Nikai, di donne panneggiate, scene di sympòsion con donne giacenti, figure di divinità o di donne con scettro incedenti verso un'ara. Le opere di questo artista presentano un disegno rapido, alquanto manieristico e si riferiscono agli anni 475-460 a. C. circa. Affini per stile a questo gruppo di vasi sono, secondo il Beazley, una coppa della Collezione Seltmann di Cambridge e un alàbastron della Collezione Vlastos di Atene, ambedue inediti, raffiguranti rispettivamente un giovane con phiàle e asta presso un'ara; una dama e un'ancella.
Bibl.: R. Schöne, Le Antichità del Museo Bocchi di Adria, Roma 1878, n. 150, p. 62 e tav. VI, 2; n. 151, p. 62; n. 272, p. 93; J. C. Hoppin, Handb. Red-fig., I, n. 13, p. 122; J. D. Beazley, C. V. A., Oxford, i, tav. II, 7; W. Lamb, C. V. A., Cambridge, i, tav. XXV, 6; D. Levi, C. V. A., Firenze, i (Coll. Campana), tav. D, 6; A. Greifenhagen, C. V. A., Bonn, i, tav. XXV, 2-4; J. D. Beazley, Vasenm. rotfig., fig. 2, p. 271; Red-fig., p. 555; G. Riccioni, C. V. A., Adria, i, tav. XXXIX, 3-5.