Scrittore guineano di lingua francese (Kouroussa 1928 - Dakar 1980). Studiò a Conakry e poi in Francia. Raggiunse la notorietà con il romanzo L'enfant noir (1953; trad. it. Io ero un povero negro, 1966), in cui, attraverso l'evocazione del mondo felice della propria infanzia, espresse lo scontro lacerante tra tradizione e modernismo, Africa ed Europa. Ad esso seguì Le regard du roi (1954; trad. it. 1983), allegoria del mito della negritudine. Tornato in patria nel 1956, vi ricoprì importanti cariche politiche. Nel 1965 si esiliò in Senegal dove scrisse Dramouss (1966), violenta satira del regime politico guineano, e Le maître de la parole (1978), che si ispira alla tradizione orale dei Malinke e alla leggenda di Sundate, imperatore del Mali.