Comune della prov. di Catania (382,8 km2 con 39.333 ab. nel 2007), sulle alture che congiungono i Monti Erei ai Monti Iblei, presso le sorgenti del fiume cui dà il nome. Centro agricolo, con attività commerciali e industrie alimentari.
La località, di origine siculo-greca, fu occupata nel 9° sec. dai Saraceni che diedero all’abitato il nome di Qal ‛at alghīrān («Castello delle grotte»). Conquistata nel 1090 dai Normanni, prosperò economicamente consolidandosi nell’impianto urbano. Da allora fu città demaniale ma soggetta ai soprusi dei feudatari vicini, Chiaramonte e Moncada. Concessa in feudo (inizi del 15° sec.) a Pietro duca di Noto, nel 1464 tornò alla corona d’Aragona. Distrutta dal terremoto nel 1693, fu ricostruita ricevendo un’impronta nettamente barocca dall’architetto R. Gagliardi.
C. ha un’antica tradizione artigianale nella lavorazione della maiolica e della terracotta (figurine al naturale o policrome di soggetto popolaresco). La città bassa è unita alla città alta da una lunga ‘Scala’, costruita a più riprese dal 1143 al 1693 e successivamente rivestita di maiolica policroma.