CALPE
. Promontorio roccioso posto all'estremo sud-est della Spagna; nella Baetica, che con l'opposto monte di Abyla, sulla costa della Mauritania, formava le Colonne di Ercole (l'odierno stretto di Gibilterra). Plinio (Nat. Hist., III,1) chiama il luogo soglia del Mediterraneo, perché gl'indigeni ritenevano che attraverso alle due colonne il dio facesse entrare il mare dove prima non esisteva, mutando l'aspetto della natura: leggende del tirio Melqart, l'Ercole fenicio, che ci riportano appunto alla colonizzazione fenicia dell'estremo Occidente. Avieno nelle sue opere torna a più riprese sulla descrizione di Calpe e di Abyla, e in generale sulle leggende dell'Ercole fenicio condottiero e colonizzatore che avrebbe posto ai due lati dello stretto le famose colonne, poi considerate come l'estremo limite per i naviganti. In una cavità del monte furono anche trovati resti neolitici.
Bibl.: A. Schulten, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., X, coll. 1759-1760; C. Robert, Die griech. Heldensage, II, Berlino 1921, p. 470 segg.