calmaspread
(calma-spread), s. m. e agg. inv. Provvedimento finalizzato a contrastare l’aumento dello spread, del differenziale tra il tasso di rendimento dei titoli pubblici emessi da uno Stato dell’Eurozona e quello dei titoli pubblici tedeschi; a esso relativo.
• [tit.] L’Italia vince anche a Bruxelles / [Mario] Monti strappa l’intesa sui prestiti calma-spread. Le Borse volano, Milano a +6,6 / Il premier: noi non useremo il fondo. Ma c’è ancora tensione. La [Angela] Merkel: controlleremo come vengono usati i soldi (Secolo XIX, 30 giugno 2012, p. 1, Prima pagina) • Borse europee euforiche e Piazza Affari davanti a tutte, con l’indice Ftse-Mib che nell’ultima seduta della settimana mette a segno un rialzo del 6,59%, la performance quotidiana più elevata di tutto il 2012. È il frutto dell’accordo raggiunto la notte tra giovedì e venerdì a Bruxelles su ricapitalizzazione delle banche e misure calma-spread. (Giacomo Ferrari, Corriere della sera, 30 giugno 2012, p. 53, Economia) • il ricorso a governi «tecnici» può solo servire a far passare misure severe che i politici non hanno la forza di assumere, ma non risolve né i problemi del debito né quelli dello sviluppo. Così i bei titoli dati ai provvedimenti presi ‒ SalvaItalia, CrescItalia, Calmaspread ‒ sempre più somiglianti a prodotti farmaceutici da banco, hanno avuto il sapore amaro delle medicine, ma non hanno migliorato per niente lo stato di salute dell’economia. (Aldo Carra, Manifesto, 31 luglio 2012, p. 15).
- Composto dal v. tr. calmare e dal s. ingl. spread ‘differenziale, scarto’.
- Già attestato nel Corriere della sera del 27 giugno 2012, p. 11, Primo Piano.
antispread, blocca-spread, caro-spread, salva-spread.