Grammatico alessandrino (3º-2º sec. a. C.); discepolo di Aristofane di Bisanzio, si occupò attivamente di critica del testo e di esegesi. Autore di commenti a Omero (contro Aristarco), Pindaro, Sofocle, Euripide, Cratino, Aristofane, e di una raccolta di notizie varie, in almeno 7 libri; non ne restano che citazioni e ricordi negli scolî.