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CALLISTO

di Angelo Taccone - Enciclopedia Italiana (1930)
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CALLISTO (Καλλιστώ, Callisto)

Angelo Taccone

Secondo la forma più antica della leggenda che risale, pare, ad Esiodo, Callisto, giovane fanciulla compagna di caccia di Artemide, è violentata da Zeus e da Artemide cambiata in orsa. Sotto tale forma giunge al monte Liceo, dove dà alla luce Arcade, e per comando di Zeus viene nutrita da Ermete. Un'altra versione narra che Callisto, divenuta orsa, fu presa da certi pastori che la consegnarono col figlioletto al padre di lei Licaone, il quale in un banchetto in onore di Zeus gl'imbandiva le carni del bambino; ma Zeus le respingeva inorridito, fulminava la casa, cangiava Licaone in lupo, e faceva risuscitare il bambino che consegnava a un pastore. Arcade, divenuto grande, stava un giorno per trafiggere a caccia la madre, e l'inseguiva fin nel sacro recinto di Zeus; gli Arcadi vorrebbero punirli con la morte della profanazione, ma Zeus cangia Callisto nell'Orsa maggiore e Arcade nel custode dell'Orsa (cfr. Ovid., Metam., II, 409-530 e Fasti, II, 155-192).

Callisto, la cui tomba si mostrava in Arcadia sotto il tempio di Artemide Calliste, è in origine identica con Artemide, dalla qluale si distacca divenendo una ninfa quando prevale la concezione di Artemide come dea vergine. La mutazione in orsa sembra alludere a un'antica divinità teriomorfa. Forse nell'orsa progenitrice degli Arcadi è da vedere un caso di totemismo.

Bibl.: Il lavoro fondamentale su Callisto rimane sempre quello di R. Franz, De Callistus fabula, in Leipziger Studien, XII (1890). Si veda pure Franz, Kallisto, in Roscher, Lexikon der griech. und röm. Mythologie, II (1890-94), col. 931 segg.; Adler, Kallisto, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., X, col. 1726 segg.; Preller-Robert, Griech. Mythologie, I, i, Berlino 1894, p. 469 seg.

Vedi anche
Arcade (gr. ᾿Αρκάς) Nella mitologia greca, figlio di Zeus e della ninfa Callisto. Quando Callisto fu trasformata in orsa, A. ancora bambino fu affidato a Maia; il re Licaone lo smembrò e lo presentò a Zeus per provarne la chiaroveggenza, ma il dio non si ingannò, fulminò la casa di Licaone, che cambiò in lupo, ... Licaone (gr. Λυκάων) Mitico re degli Arcadi, figlio di Pelasgo e di Melibea (o della ninfa Cillene), padre di 50 figli e di 2 figlie (Dia, che da Apollo ha Driope, ed Elice, che da Zeus ha Arcade); una tradizione più tarda vuole figli di L. anche Enotro e Peucezio, che, passati in Italia, diedero il nome ai ... Boote Costellazione del cielo boreale, a occidente della Chioma di Berenice e della Vergine, le cui stelle principali formano una specie di pentagono a N di Arturo, la stella principale della costellazione (α Bootis). Stella doppia è la ε Bootis (3a e 6a grandezza) chiamata da F.W. Struve pulcherrima. Secondo ... santo Callisto I papa Romano (155 circa - 222) e di lingua latina; dobbiamo a s. Ippolito la maggior parte delle notizie, alcune malevole (sarebbe stato schiavo, malversatore del denaro del padrone Carpoforo; fuggito e condannato alla macina, C., appena graziato, avrebbe provocato disordini in una sinagoga e sarebbe stato ...
Tag
  • ORSA MAGGIORE
  • TERIOMORFA
  • TOTEMISMO
  • ARTEMIDE
  • LICAONE
Vocabolario
callista
callista s. m. e f. [der. di callo] (pl. m. -i). – Chi cura i calli dei piedi. Di solito usato come sinon. pop. di pedicure o di podologo.
ardeatino
ardeatino agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Ardeatinus]. – Di Ardea, piccolo centro in provincia di Roma e anticamente fiorente città latina capitale dei Rutuli: via A., antica strada romana, che usciva da Roma a occidente della porta Appia...
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