Oratore e uomo politico ateniese motteggiato dai comici per lo strabismo e il vizio della gola. Fautore dei Macedoni, dovette fuggire da Atene nel 324 a. C.; dopo la vittoria di Antipatro nella guerra di Lamia, tornò in Atene ma se ne allontanò ben presto (318) quando i democratici presero il sopravvento e lo condannarono a morte.