CALLAO (A. T., 155-156)
Città marittima del Perù, situata a S. della foce del Rimac, a 12 km. da Lima, capitale dello Stato, su una punta sabbiosa. Fondata dagli Spagnoli nel 1537 fu più volte devastata dai terremoti, accompagnati spesso da maremoti. Distrutta quasi completamente nel 1630, fu ricostruita un po' più ad oriente, e poi di nuovo danneggiata in modo assai grave nel 1746 (28 ottobre). Ha clima molto arido (64 mm. annui di precipitazioni), con temperature piuttosto basse rispetto alla latitudine (media annua 19°,3; del mese più caldo 21°,6; del mese più freddo 16°,9; v. perù). Frequentissime vi sono le nebbie. Nel complesso il clima è poco salubre, e infatti tra gli abitanti sono diffuse la tubercolosi, la gastro-enterite e il tifo, che mietono molte vittime soprattutto fra i bambini.
Callao ha generalmente case a un sol piano, raramente a due. Pochi sono gli edifici notevoli, e tra questi primeggia la Fortaleza de la Indipendencia. Lo sviluppo demografico della città, nonostante l'importanza del suo porto, è stato poco rapido: dai 35.000 abitanti del 1880 si è saliti a 66.800 (1927): in poco meno di un cinquantennio, dunque, la popolazione non è che raddoppiata.
Callao possiede varie industrie: tre fonderie di metalli, fabbriche di birra e di paste alimentari, mulini. È unita a Lima da due ferrovie elettriche e da un'autostrada. Callao è capoluogo di una provincia costituzionale che ha 37 kmq. e 75.008 ab.
Il porto. - È il più importante porto commerciale e militare del Perù. La baia nella quale è situato, difesa dai venti del sud dall'isola S. Lorenzo, offre al traffico condizioni migliori che negli altri porti marittimi peruviani. Il porto è discretamente attrezzato: m. 2078 di lunghezza di banchine, arredate meccanicamente; i fondali però non sono molto alti, variabili fra m. 8-8½. L'organizzazione del lavoro portuale è deficiente anche perché buona parte delle navi è pur sempre costretta a trasbordare su chiatte in rada. Ma questi inconvenienti stanno per essere eliminati per effetto dei nuovi lavori di ampliamento, iniziati già dal 1928, per l'importo di 125 milioni di lire italiane, i quali consistono in due moli foranei, creati dentro la rada posta a ridosso dell'isola S. Lorenzo, lunghi m. 2370 (quello con direzione nord) e m. 930 (quello in direzione sud) e in quattro pontili di cemento armato, adeguatamente arredati e raccordati con la ferrovia. Il canale di accesso sino ai pontili e i bacini fra essi delimitati saranno dragati a oltre 11 metri.
Il movimento del porto si è aggirato, in questi ultimi anni, sulle 550.000 t., di cui ⅔ all'entrata (manufatti varî, carboni, materiale ferroviario, granaglie, riso, legname) e il resto all'uscita (zucchero, minerali metallici, cotoni, lana, caffè, caucciù, foglie di coca). Per il porto transita dunque la maggior parte dell'importazione peruviana, se si pensa che in tutti i porti del paese furono, nel 1928, sbarcate t. 625.531 ed imbarcate t. 567.984. Callao - a poca distanza da un centro importante di consumo come Lima - è il capo-linea di una rete ferroviaria che ha più di mille km. di estensione: una linea sino a Oroya e all'importante centro minerario e industriale di Cerro de Pasco; un'altro tronco prosegue sino a Huancayo e raggiungerà Ayacucho; una linea va sino a Huacho; una terza a Puerto Chilca. Rete che si va continuamente estendendo e che acquista forza attrattiva sul traffico anche per effetto della lunga rete stradale il cui continuo sviluppo è determinato dall'espansione della trazione automobilistica. La bandiera prevalente nel traffico portuale è l'inglese. La bandiera italiana fu rappresentata nel 1927 da 29 piroscafi per t. 106.856 (su 2.706.859 di stazza totale). Attualmente una sola linea di navigazione (della Navigazione Generale Italiana) collega i nostri porti con quelli peruviani. Il porto del Callao è servito da una ventina di linee di navigazione regolari: fra le quali sono da rilevare la Peruana de Vapores e la Pacific Steam Navigation Co., britannica.
Bibl.: Dues and Port Charges throughout the world, II, p. 539; Impending developments at the port of Callao, in Lloyd's List, 21 marzo 1930.
Storia. - Massimo centro del commercio ispano-peruviano, sin dal sec. XVI, città ricca e affollata di mercanti, Callao fu spesso attaccata dai corsari inglesi e olandesi: nel 1578 e nel 1584 e specialmente nel 1624 da Olandesi che, pur avendo vinto le forze navali spagnole, dovettero ritirarsi senza essersi potuti impadronire del porto. Nel 1819 tentarono invano d'impadronirsene i Chileni con tre attacchi successivi. Callao fu l'ultima città a capitolare, negli antichi domini spagnoli, di fronte all'insurrezione: fu infatti perduta definitivamente dagli Spagnoli solo nel 1826, dopo un lungo assedio.
Nel 1866, durante la guerra contro il Chile e il Perù, una squadra navale spagnola, agli ordini di Méndez Núñez, dopo aver bombardato il 31 marzo una parte della città di Valparaiso, si rivolse contro Callao. Quando il 2 maggio il Méndez Núñez con la Numancia, ammiraglia, le fregate Villa de Madrid, Berenguela, Blanca, Resolución e la cannoniera Vencedora, si accinse a demolire le fortificazioni di Callao, i cannoni della piazza inflissero gravi perdite alla flotta spagnola, che abbandonò quelle acque dopo asprissimo combattimento, nel quale lo stesso Méndez Núñez era stato ferito. A ricordo della vittoria fu eretto in Lima un monumento.
Nel 1880 la città fu nuovamente bombardata dai Chileni, e presa l'anno dopo. Tutte le navi che erano in porto vennero affondate perché i nemici non se ne impadronissero.