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CALICOZOI

di Angelo Andres - Enciclopedia Italiana (1930)
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CALICOZOI (dal gr. κάλυξ "calice di fiore" e ζῶον "animale"; latino scient. Calycozoa o anche Lucernariae)

Angelo Andres

Animali marini fissi, per lo più nordici, appartenenti all'ordine delle Stauromeduse, della classe delle Acalefe. Differiscono da tutte le altre acalefe perché l'esombrella, anziché emisferica regolare, ha un prolungamento a peduncolo col quale si attacca al suolo e così gli animali caliciformi vivono rovesciati con la subombrella e il manubrio volti in alto. L'altezza varia secondo le specie, da cm. 1,5 a 7. Il margine ha quattro segmenti bilobi, ciascuno con un gruppetto di tentacoli non sempre fornito di ropalî; subombrella con manubrio corto e con tasche interradiali.

Le Lucernarie sono interessanti perché, per la forma peduncolata fissa al suolo, suggerirono ad alcuni zoologi l'idea che rappresentassero il tipo ancestrale degli acalefi, quale viene ricordato dallo scifistoma nello sviluppo delle meduse acalefe, per modo che sarebbero l'anello di congiunzione fra queste e gl'Idrozoi. Altri invece considerano i Calicozoi come meduse che hanno assunta la facoltà di fissarsi al suolo. Affine alle Lucernarie è il gruppo delle Tesserie nelle quali l'esombrella presenta una notevole elevazione conoidea, che in qualcuna as-ume quasi aspetto di peduncolo, ma che a ogni modo non è molto grande e soprattutto non aderisce mai.

Tag
  • STAUROMEDUSE
  • ZOOLOGI
  • IDROZOI
Vocabolario
calicożòi
calicozoi calicożòi s. m. pl. [lat. scient. Calycozoa, comp. del gr. κάλυξ -υκος «calice2» e -zoa (v. -zoo)]. – In zoologia, celenterati scifozoi chiamati anche lucernarie.
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