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CALIARI

di Cecil Gould - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 16 (1973)
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CALIARI

Cecil Gould

Famiglia di artisti originaria della Lombardia, che si stabilì a Verona nel 1492 (Biadego, p. 108) e quindi a Venezia intorno alla metà del sec. XVI. Il fatto che ad essa appartenga Paolo Veronese, a paragone del quale gli altri sono artisti di nessun rilievo, rende difficile prescindere da lui nel prendere in considerazione i vari membri della famiglia.

Piero, nonno di Paolo, il padre Gabriele (nato tra il 1493 e il 1498, cfr. Biadego, p. 109) e suo fratello Francesco furono tutti scultori ("spezapedra") a Verona. Non hanno trovato conferma i tentativi del Caliari (1888) di attribuire alcune opere di scultura a Gabriele: evidentemente non erano scultori importanti.

Dalla moglie Caterina, Gabriele ebbe otto figli, dei quali sappiamo il nome; di questi Paolo era il quinto (terzo dei maschi) e Benedetto, anche lui pittore, il settimo. Furono pittori anche i figli di Paolo, Gabriele e Carletto. Gabriele, il maggiore, secondo il Ridolfi (p. 361) che ne ricorda alcune tele, era anche mercante e morì nel 1631 all'età di sessantatré anni. Recentemente (Crosato Larcher, 1964) è stata richiamata l'attenzione su una Madonna con s. Anna, nella parrocchiale di Liettoli (Padova), unica opera conosciuta con la sua firma; la stessa mano è però riconoscibile in una tela analoga dei Musei Capitolini.

Dopo la morte di Paolo Veronese nel 1588, Gabriele e Carletto si misero in società con Benedetto: "incaminati nella maniera del Padre diedero compimento à molte opere da lui non finite prestandogli qualche aiuto il Zio in particolare nelle architetture" (Ridolfi, p. 354). E anche una lettera di Benedetto a Giacomo Contarini (in G. Gaye, Carteggio ined. d'artisti, III, Firenze 1840, p. 551) conferma l'esistenza di questa "bottega".

Le seguenti opere sono firmate "Heredes [o "Aeredes" o "Haeredes"] Pauli Caliari Veronensis": Venezia: Palazzo ducale, sala del Maggior Consiglio, Ilpapa Alessandro III arriva a Venezia fuggendo Federico Barbarossa, Gli ambasciatori del papa partono per recare al Barbarossa proposte di pace;Accademia, Adorazione dei pastori (proveniente dalla chiesa d'Ognissanti di Treviso); chiesa del Redentore, Battesimo (da non confondere con la tela di Paolo nella stessa chiesa). Reggio Emilia: Museo civico, Annunciazione.Napoli: Museo di S. Martino, Ultima cena.New York: cattedrale di St. John the Divine, Battesimo (Suida).

Il Ridolfi elenca altre opere fra quelle degli "eredi", ma alcune di esse sono documentate come di Benedetto e poche altre sono più giustamente attribuite a Carletto. Probabilmente la divisione del lavoro tra gli "eredi" variava; alla morte del Veronese alcune opere saranno state più incomplete di altre e inoltre dei tre "eredi" uno - e probabilmente Carletto - può avere avuto più parte in una determinata opera o può, in genere, essere stato più attivo. Comunque tutte le opere firmate dagli "heredes", come pure quelle di Carletto, hanno l'aria di un tardo Veronese annacquato; hanno cioè i modi compositivi e, in misura più limitata anche il colorire, del suo ultimo periodo ma senza la sua vivacità.

Fonti e Bibl.: C. Ridolfi, Le maraviglie dell'arte …, [1649], a cura di D. von Hadeln, I, Berlin 1914, ad Indicem;P.Caliari, Paolo Veronese…, Roma 1888, ad Indicem;G. Biadego, Intorno a Paolo Veronese…, in Atti dell'Ist. veneto di scienze, lettere e arti, LVII (1898), pp.109, 209; W. Suida, Paolo Veronese and his circle, in The Art Quarterly VIII(1945), p. 175; Gallerie dell'Accademia di Venezia, S. Moschini Marconi, Opere d'arte del sec. XVI (catal.), Roma 1962, ad Indicem;L. Crosato Larcher, Per Gabriele Caliari, in Arte veneta, XVIII(1964), pp. 174 s.; Id., Per Carletto Caliari, ibid., XXI(1967), pp. 108-124 (passim);U.Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, p. 391 (Gabriele; Gabriele di Piero; Piero di Gabriele).

Vedi anche
letteratura In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per letteratura l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini estetici, o, pur non proponendoseli, li raggiungano ... Musei Capitolini Complesso museale di Roma che custodisce una delle più antiche collezioni del mondo, il cui nucleo è rappresentato da un gruppo di statue bronzee che Sisto IV donò nel 1471 al popolo romano. La collezione si è poi accresciuta nei secoli con donazioni di altri papi e, dopo il 1870, con materiali provenienti ... pittura Arte di dipingere, raffigurando qualche cosa, o esprimendo altrimenti l’intuizione della fantasia, per mezzo di linee, colori, masse, valori e toni su una superficie. I procedimenti che permettono di fissare su una superficie (supporto) sostanze coloranti o pigmenti, secondo la volontà e il progetto ... Reggio nell’Emilia Reggio nell’Emilia Comune dell’Emilia-Romagna (231,6 km2 con 162.290 ab. nel 2008, detti Reggiani), capoluogo di provincia. È posta nell’alta pianura emiliana, lungo la Via Emilia, fra Parma e Modena, sulla destra del torrente Crostolo. La città, il cui nucleo più antico risale all’epoca medioevale, ...
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veronése
veronese veronése agg. e s. m. e f. – Della città e provincia di Veróna, nel Veneto; appartenente o relativo a Verona: i colli v., i vini v.; il dialetto v. (o, come s. m., il v.), il dialetto veneto parlato a Verona; il territorio v.,...
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