CALCOCITE (fr. chalcosine; sp. calcosina; ted. Kupferglanz; ingl. chalcocite)
È solfuro di rame: Cu2S con Cu = 79,87, S = 20,13; contiene quasi sempre piccole quantità di ferro che dimostrano la sua derivazione dalla erubescite (Cu3 Fe S3) e dalla calcopirite (Cu Fe S2), le quali per fenomeno di ossidazione, essendo il ferro più facilmente ossidabile del rame, più facilmente si ossidano e abbandonano il minerale, e ossidato si ritrova, circondante, o compenetrante, la calcosina oppure è trattenuto dalla matrice, che tinge in rosso, come nella miniera di Montecatini in Val di Cecina (Pisa). Cristallizza nella classe prismatica del sistema trimetrico; con un rapporto parametrico a:b:c = 0,5822:1:09701 (Miller). Cristalli assai semplici, con aspetto frequentemente esagonale per sviluppo approssimativamente eguale delle facce della forma m {110} (facenti fra loro angoli di poco superiori a 60°) e b {010}, oppure di facce di bipiramidi rombiche e di prismi rombici orizzontali. Forme abituali c {001}, m {110}, b {010}, p {111}, z {113}, d {021}, e {023} (fig. 1). Geminati e trigeminati secondo {110} frequenti (fig. 2); spesso incrociati con aggruppamenti complicati. Artificialmente si è ottenuto Cu2S in forme trimetriche e monometriche. Peso specifico = 5,7; durezza 2,5.3.
Si ritrova quasi sempre massiccia, a struttura granulare o compatta, di colore grigio scuro spesso con leggiera iridescenza bluastra, ed anche per alterazione superficiale, verdastra. Lucentezza metallica; opaca. Al cannello ferruminatorio fonde facilmente tingendo in verde la fiamma; sul carbone dà globulo metallico di rame. È solubile in acido nitrico.
Si presenta spesso associata ad altri minerali di rame nella miniera di Montecatini Val di Cecina (Pisa), della quale furono descritti anche alcuni cristalli assai ricchi di facce; in quella del Canal dell'Angina e della Liguria, nonché in quella di Calabona, presso Alghero in Sardegna. I più bei cristalli provengono da Redruth in Cornovaglia; è pure abbondante in alcuni giacimenti della Siberia, Bolivia, Stati Uniti, ecc.
È il più ricco fra i minerali solforati di rame e fu un tempo relativamente frequente a Montecatini Val di Cecina a costituire i caratteristici noduli cupriferi di quella miniera.