CALCIOCIANAMIDE (CaCN2; VIII, p. 347)
Negli ultimi dieci anni, il procedimento industriale per la produzione della calciocianamide non ha subito notevoli cambiamenti.
Si è invece cercato di migliorare la fabbricazione del carburo di calcio poiché le caratteristiche di questa materia prima sono di primordiale importanza per l'ottenimento di una cianamide ad alto titolo di azoto. Si sono perciò installati grossi forni elettrici con potenza aggirantesi sui 20-22.000 kW, che possono produrre, con un consumo relativamente limitato di corrente, carburo ad alto titolo (310-350 litri di acetilene per kg.).
È stato inoltre constatato che oltre alla massima finezza del carburo destinato alla produzione di cianamide, era conveniente abbondare nelle aggiunte di sostanze acceleranti, fra le quali sono da annoverarsi il fluoruro di calcio e la calciocianamide stessa. Attualmente i produttori mescolano al carburo dall'1 al 2% di fluoruro di calcio e dal 15 al 20% di calciocianamide grezza.
I fornetti di azotazione sono stati aumentati nella loro capacità che attualmente si aggira sulle 12 tonn. di calciocianamide grezza.
L'innesco della reazione è sempre assicurato con elettrodi di carbone immersi nella massa del carburo.
Si ha cura di mantenere la temperatura fra 900° e 1000° poiché a temperatura superiore la reazione s'inverte.
Le fabbriche più moderne di calciocianamide producono attualmente questo concime con un titolo di azoto del 24-25%, ciò che costituisce un notevole progresso della tecnica in questo campo.
Fino alla campagna 1936-37 il titolo commerciale della calciocianamide è stato del 15-16% di azoto.
Nella campagna autunnale 1937-38 i produttori hanno messo sul mercato la merce a titolo 20-21% in sacchi da 75 kg. e, dato il favorevole accoglimento da parte dei consumatori, si è deciso che tutta la produzione venga offerta sotto questa nuova presentazione. In molti paesi è stata favorevolmente introdotta sul mercato la cianamide granulare.
Il procedimento di granulazione consiste essenzialmente nel trattare la cianamide, preventivamente macinata e idratata così da trasformare tutto l'ossido di calcio residuo e il carburo di calcio ancora indecomposto, con una soluzione acquosa di nitrato di calcio e urea in un cilindro orizzontale girevole. La soluzione di nitrato di calcio e urea si ottiene facendo reagire, a temperature varianti fra 40° e 80° in proporzioni equimolecolari, acido nitrico con calciocianamide.
Il prodotto granulato viene essiccato alla temperatura di circa 100° così da ridurre l'umidità residua a circa 1%; esso non è igroscopico e si può conservare inalterato per molti mesi nei magazzini.
La calciocianamide, oltre ad essere un ottimo concime azotato, ha altre qualità che lo rendono ben accetto agli agricoltori.
Ha notevole azione distruttrice delle cattive erbe nei pascoli, nei prati, nei seminati, quando si sparge sul terreno agrario. In Germania per questo scopo si consumano ogni anno centinaia di migliaia di quintali di calciocianamide.
Ha anche un'azione insetticida che esplica specialmente contro gli Elateridi, lo zabro gobbo, gli Agrotidi, le lumache con e senza guscio. Le larve delle mosche, quelle delle zanzare, comprese quelle malarigene, vengono distrutte con piccole dosi di calciocianamide.
Ha infine un energico potere disinfestante del terreno agrario. Infatti distrugge molti parassiti dell'uomo e degli animali, che hanno parte del ciclo vitale nel terreno; quali i vermi Trematodi che producono le malattie della distomatosi e bilharziosi, i Nematodi che sono gli agenti delle malattie note col nome generico di strongilosi, ecc.
L'impiego della cianamide quale fertilizzante azotato negli ultimi anni è aumentato in misura considerevole, specialmente in Italia e in Germania.
Bibl.: H. Frank, W. Makkus e F. Janke, Der Kalkistickstoff in Wissenschaft, Technik und Wirtschaft; A. Cochet, in Chimie et industrie (n. s., marzo 1932); H. Curtis, Fixed Nitrogen, New York 1932.