calcio- Ucraina
FEDERAZIONE
Denominazione ufficiale: Federatsiya Fútbola Ucrainy
Anno di fondazione: 1991
Anno di affiliazione FIFA: 1992
NAZIONALE
Colori: giallo-blu
Albo d'oro: nessun titolo vinto
Albo d'oro della nazionale giovanile: nessun titolo vinto
Prima partita: 29 aprile 1992, Ucraina-Ungheria, 0-3
Giocatore con il maggior numero di presenze: Olexander Holovko (52)
Giocatore con il maggior numero di gol: Andriy Shevchenko (19)
MOVIMENTO CALCISTICO
Formula del Campionato: 12 squadre, girone all'italiana
Club: 1088 società, 8487 squadre.
Giocatori tesserati: 27.059 uomini, 1100 donne
Arbitri: 12.000 uomini, 7 donne
Stadi principali: Olimpiysky, Kiev (82.500 spettatori); Ukraina, Lviv (40.000); Odessa (40.000)
Primo club fondato: Zaria Mals, 1938
Campionati nazionali vinti dai club: 9 Dinamo Kiev; 1 Tavriya Simferopil'
Coppe nazionali vinte dai club: 5 Dinamo Kiev; 3 Shahtar Donetsk; 2 Chornomorets' Odesa
Giocatore con il maggior numero di vittorie nella classifica cannonieri: Sergey Rebrov (2 volte)
Giocatore con il maggior numero di presenze: Andri Oparin (242)
Giocatore con il maggior numero di gol: Sergey Rebrov (103)
La Federazione ucraina nasce nel 1991, dopo la disgregazione dell'URSS. Primo paese ex sovietico per rilevanza calcistica assieme alla Russia, l'Ucraina fatica tuttavia a ricostruire una nuova, autonoma identità, scontando la grave crisi economica e la fuga di talenti. La prospettiva di partecipare ai Mondiali in USA del 1994 spinge infatti diversi calciatori a optare per la nazionalità russa e solo il cambio generazionale consentirà poi un rinnovamento della squadra, quando i vecchi calciatori Protassov e Mikhailichenko cederanno il passo a nuovi protagonisti, come gli attaccanti Schevchenko e Rebrov.
Il debutto internazionale della nazionale coincide con una sconfitta contro l'Ungheria nel 1992, mentre la prima vittoria giunge dopo un anno: 2-1 in casa della Lituania. Dal 1997 l'Ucraina si avvale della consulenza di Valery Lobanovski, il formidabile condottiero della Dinamo Kiev, che nel marzo 1999 assume l'incarico di commissario tecnico. La squadra delude tuttavia le aspettative nei momenti decisivi: perde lo spareggio per la qualificazione alla fase finale del Campionato d'Europa del 2000, eliminata sorprendentemente dalla Slovenia e, dopo aver chiuso al secondo posto dietro la Polonia nel gruppo 5 di qualificazione per i Mondiali 2002, non riesce, nel successivo spareggio con la Germania, a sovvertire la tradizione finendo eliminata nel doppio confronto (1-1, 4-1).