CALCIDOIDEI (lat. scient. Chalcidoidea)
Grande superfamiglia d'Insetti Imenotteri (v.), del sottordine degli Apocriti, comprendente un ingente numero di specie, piccole o piccolissime, presentanti le antenne genicolate, il pronoto non prolungato all'indietro fino alle tegule, le ali con venature assai ridotte, i trocanteri biarticolati. Un'esigua percentuale delle forme che la costituiscono hanno regime dietetico fitofago; tutti gli altri sono carnivori e vivono come parassiti endofagi o ectofagi delle uova, delle larve e delle pupe di molti insetti. Distruggono così spesso specie nocive e riescono perciò, in modo indiretto, estremamente utili all'uomo.
Le specie fitofaghe sono comprese in varie famiglie (Agaonidi, Callimomidi, Euritomidi, Encirtidi, Perilampidi, Eulofidi), ma quelle della prima famiglia, pur essendo vegetariane (si evolvono infatti nell'interno dei siconî dei fichi selvatici; v. caprificazione), risultano utili, perché funzionano come pronubi nella fecondazione dei fichi eduli. Alcuni generi delle famiglie sopra nominate racchiudono tanto forme parassite quanto forme fitofaghe, e a uno di tali generi appartiene una specie, l'Eurytoma parva Gir., che è normalmente parassita di un altro calcidide fitofago (l'Harmolyta tritici Fitch.), ma che può adattarsi, se le viene a mancare il nutrimento carneo, a quello vegetariano, iniziando, continuando o compiendo anche integralmente il suo sviluppo a spese della pianta che ospita la sua vittima. I Calcididi fitofagi hanno scarse facoltà di adattamento, sono tutti endofiti e, generalmente, attaccano i semi di piante varie (Leguminose, Pomacee, Rosacee, Vitacee, Mirtacee, Lauracee, ecc.), o steli di erbe; qualcuno è galligeno, qualche altro vive differentemente. I generi che raccolgono il maggior numero di forme vegetariane sono, per quanto oggi si sa, il genere Megastigmus e il genere Harmolyta.
Le specie di Calcidoidei parassite o iperparassite sono invece, come si è detto, legioni e vengono raggruppate in diverse famiglie (Callimomidi, Calcididi, Perilampidi, Euritomidi, Eucaridi, Encirtidi, Pteromalidi, Eulofidi, Tricogrammidi, Mimaridi, ecc.). Degni di particolare menzione possono ritenersi i Podagrion parassiti delle uova delle mantidi, le Philotrypesis parassite degli Agaonini caprificatori, le Blastothrix parassite di Coccidi, la Nasonia brevicornis e la Spalangia muscidarum parassite della mosca domestica, delle callifore e di altri Ditteri, la bellissima Scutellista cyanea Motsch., di colore azzurro, che vive a spese di varie cocciniglie, il Dinarmus dacicida Masi, l'Eulophus longulus Thoms., l'Eurytoma rosae Nees e l'Eupelmus urozonus Dalm., tutti quattro parassiti temporanei in Italia della mosca delle olive, la Prospaltella Berlesei How. e la P. diaspidicola Silv., prodigiose distruttrici della Diaspis pentagona, il Tetrastichus xanthomelaenae March., che depone le uova nelle uova della Galerucella luteola, crisomelide nocivo ai nostri olmi, le curiose Prestwichita che parassitano le uova d'insetti acquatici (Notonecta, Ranatra, Dytiscus, Pelobius ecc.) e, finalmente, i minutissimi Mimaridi, tutti, come le specie precedenti, parassiti di uova di altri Insetti. Fra essi la Polynema natans attacca quelle di Notonecta ed è capace di nuotare sott'acqua servendosi delle ali come di remi; gli Alaptus Hal., debbono probabilmente considerarsi come i più piccoli Insetti conosciuti superando appena, talora, i due decimi di millimetro.
Le larve dei Calcidoidei presentano il corpo composto del capo, di tre segmenti toracici e di otto-dieci segmenti addominali distinti; ma possono differire per la forma, per il numero degli spiracoli tracheali aperti, per la presenza o assenza delle mandibole, delle antenne, di produzioni tegumentali e di peli, per la maggiore o minore chitinizzazione del tegumento di determinate parti del corpo, ecc. Alcune cambiano poco durante il loro sviluppo larvale, altre invece subiscono notevoli trasformazioni. Nessuna per impuparsi si tesse mai bozzoli di sorta. Caratteristiche sono le larve neonate di Chalcis, Aspidiotiphagus, Cerapterocerus, Tetrastichus, il cui addome termina con una sorta di coda appuntita, e quelle (i cosiddetti Planidium) di Perilampus, Schizaspidia, Orasema, Psilogaster, che hanno il corpo depresso e la superficie dorsale fortemente chitinizzata e composta di una serie di placche segmentali embricate. Le uova si mostrano non raramente provviste di un peduncolo più o meno lungo.