CALCIDE del Belo (Chalcis ad Belum)
Città della Siria settentrionale, presso il monte Belo, capitale della Calcidica. È dubbio se la notizia di Stefano Bizantino che Calcide venne fondata dall'arabo Monico vada riferita a questa Calcide o a Calcide del Libano (v.). Appiano (Syr., 57) la considera tra le città fondate da Seleuco I Nicatore. La sua posizione è indicata dagli itinerarî a sud di Beroea, a oriente di Antiochia. La data precisa dell'annessione della città alla provincia romana di Siria è incerta. Forse essa ne fece parte dal tempo di Pompeo in poi. Belisario iniziò di qui la sua prima spedizione nella guerra persiana di Giustiniano. Durante l'invasione di Cosroe la città si riscattò dal saccheggio pagando 200 libbre d'oro. Nel 629 fu conquistata dagli Arabi, sotto il cui dominio essa venne decadendo col crescere dell'importanza di Aleppo. Corrisponde all'odierna Qinnasrīn, che è il nome aramaico ("nido di aquile") della città, rimesso in uso dopo la conquista araba. Dalle monete appare che ebbe il soprannome di Flavia, e usò un'era che cominciava col 92 d. Cristo.
Bibl.: J. Marquardt, Röm. Staatsverwaltung, I, 2ª ed., Lipsia 1881, p. 400; U. Kahrstedt, Syrische Territorien in hellenistischer Zeit, in Abhandl. der Ges. der Wiss. zu Göttingen, Philol.-hist. Kl., XIX, 3, Berlino 1926, pp. 103 e 108, n. 2; Tscherikower, Die hellenistischen Städtegründungen, in Philologus, suppl. XIX, fasc. 1° (1927), p. 56 seg.; V.B. Head, Hist. Num., 2ª ed., Oxford 1911, p. 778; W. Wroth, Catalogue of the greek coins of Galatia, Cappadocia and Syria, Londra 1894, pp. liv seg., e 147 seg., tav. XVIII.