calca
. Col significato di " moltitudine di persone che fanno ressa ", la parola torna due volte nel Purgatorio: VI 9 a cui porge la man, più non fa pressa; / e così [colui che ha vinto] da la calca si difende (Benvenuto chiosa: " et ita paullatim exonerat se a pressura "); XVIII 92 E quale Ismeno già vide e Asopo / lungo di sé di notte furia e calca, dove è riferita alla moltitudine degli accidiosi, che vengono correndo a furia ( furia e calca, endiadi), simile a quella dei Tebani durante le feste in onore di Bacco, che si svolgevano con ritmo frenetico lungo i fiumi della Boezia Ismeno e Asopo.