Tumefazione, a impronta infiammatoria, di una delle ghiandole di Meibomio situate nello spessore delle palpebre. I c. possono guarire spontaneamente o dietro cure locali, ovvero suppurare; se raggiungono dimensioni cospicue si asportano chirurgicamente.
Tumefazione cronica, a impronta infiammatoria, di una delle ghiandole di Meibomio situate nello spessore delle palpebre. I c. possono guarire spontaneamente o dietro cure locali, ovvero suppurare; se raggiungono dimensioni cospicue si possono asportare chirurgicamente.
In oculistica si chiama così una piccola tumefazione di natura benigna che si sviluppa nello spessore delle palpebre, indolente, di crescita lenta. È dovuto a speciale ipertrofia e degenerazione dell'epitelio degli acini delle ghiandole di Meibomio, e apparisce come una massa semifluida gialliccia. ...
calazio
calàżio s. m. [dal lat. tardo chalazium, gr. χαλάζιον, dim. di χάλαζα «granulo»]. – In medicina, tumefazione circoscritta della palpebra, generalmente di quella superiore, dovuta a infiammazione di particolari ghiandole sebacee...