CAFFA (o cafà), Melchiorre, detto il Maltese
Scultore. Nacque a Malta, nel 1635, secondo il Pascoli; secondo altri nel 1630 o nel 1631; morì nel 1667. Venuto assai presto a Roma, studiò principalmente sotto Ercole Ferrata, col quale collaborò, mostrando doti eccezionali. Nel 1662 era già accademico di S. Luca. Sono di sua invenzione a Roma l'altare maggiore di S. Maria in Campitelli, quello di S. Caterina di Siena a Magnanapoli, dove di sua mano è specialmente il bassorilievo di S. Caterina.
Nel 1660 ebbe incarico di lavorare, per la chiesa di S. Agnese in Piazza Navona, al bassorilievo di S. Eustachio; nel 1661 alla statua di S. Tommaso di Villanova per l'altare della cappella Pamphili a S. Agostino: lavori questi che vennero compiuti, dopo la di lui morte, dal Ferrata, sotto il nome del quale di solito vanno. Fu poi chiamato a Malta dal Gran maestro dei Cavalieri per scolpirvi un Battesimo di Cristo, che non finì per la morte sopravvenuta. L'opera sua principale sembra la statua di S. Rosa mandata a Lima.
Bibl.: L. Pascoli, Vite de' pittori, scultori ed architetti, I, Roma 1730, p. 256 segg.; Pollak, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911 (con la bibliografia precedente); L. Ozzòla, Il battesimo di Cristo di M.C. a Malta, in Dedalo, VII (1926-27), pp. 131-35; R. Wittkower, Eine Bronzegruppe d.M.C., in Zeithscr. f. bild. Kunst, LXII (1928-29), p. 227 segg.