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Caetani, Michelangelo, duca di Sermoneta

di Vincenzo Presta - Enciclopedia Dantesca (1970)
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Caetani, Michelangelo, duca di Sermoneta

Vincenzo Presta

, Letterato (Roma 1804-1882), protettore di letterati, artisti, scienziati. Nel 1848 apri a Roma un corso sulla Commedia per degli amici, fra cui diversi stranieri (il conte Gregorio Šuvalov, il principe Teodoro Golycin, ecc.). Dopo il 1849, ritiratosi dalla politica attiva, si dedicò agli studi danteschi e cominciò a pubblicare, a partire dal 1852, interessanti studi in materia. Cade in quell'anno l'inizio della sua corrispondenza col Troya (pubblicata poi, nel 1883, dal De Gubernatis, assieme a quella che il C. aveva avuto don il Giuliani, col Witte e col Torre, e sotto il titolo di Carteggio Dantesco), intessuta tutta di osservazioni letterarie che denotano l'uomo di gusto oltre che l'erudito e il critico. Della sua opera di dantista s'interessò anzitutto il Passerini, che provvide a curare una ristampa in volume delle tre più note dissertazioni già edite dal C. e dedicate al Troya. La prima (Della dottrina che si asconde nel VIII e IX canto dell'Inferno della Divina Commedia di D. A., Roma 1852) tratta del messo celeste che apre la Porta di Dite, in cui il C. vide Enea; la seconda (Matelda nella divina foresta, Roma 1857), riguarda l'essenza storica di Matelda, identificata dal C. con la beata Matelda, regina d'Alemagna; la terza si accentra su una determinazione critico-grafica del significato dell'ingigliarsi dell' ‛ M ' nel c. XVIII del Paradiso. Le conclusioni a cui il C. perviene nel primo e nel secondo studio non sono accettabili; tuttavia egli procede con tutto un argomentare ingegnoso che denota la sua elegante erudizione. Il Passerini s'interessò pure alla ristampa de La materia della D. C. di D. A. dichiarata in VI tavole, che il C. aveva già edito con molto successo a Roma nel 1865. Le suddette tavole sono precedute da un ‛ Prologo ', una ‛ Esposizione ' e un ‛ Corollario ', e contengono come un distillato di quanto era stato detto di più sicuro intorno all'allegoria generale della Commedia.

Al nome del C. venne, dopo la sua morte, istituito un fondo per la Lectura Dantis in Orsammichele: ne fu dato l'annuncio dal Del Lungo in una prolusione tenuta il 27 aprile 1899, in occasione del quarantesimo anniversario della rivendicazione di Firenze all'Italia.

Bibl. - L. Delatre, La cosmografia dantesca del duca M.A. Caetani, in " Giornale del centenario " n. 35 (1865) 283; G. Trevisani, Alcune lettere dantesche a M.C., Firenze 1875; A. Von Reumont, Don M.C., in " Beilage zur Allgemeinen Zeitung " 13-14 febbr. 1883, 633-634, 651; ID., Charakterbilder aus der neueren Gesch. Italiens, Lipsia 1886; Dantisti e dantofili dei sec. XVIII e XIX: contributo alla storia della fortuna di D., II° fasc., Firenze 1901; E. Caetani, Alcuni ricordi di M. C., duca di Sermoneta, Milano 1904.

Vedi anche
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