• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

CADMIO

di Dante Buttinelli - Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)
  • Condividi

CADMIO (VIII, p. 240)

Dante Buttinelli

La particolare natura dei minerali di c., che li porta quasi sempre a ritrovarsi associati in modeste quantità ai minerali di altri metalli, come zinco, piombo e rame, fa sì che risulti assai vantaggioso recuperare il c. dai sottoprodotti dei processi metallurgici di questi ultimi elementi, anche in considerazione della sua tendenza, per le particolari caratteristiche chimico-fisiche, a concentrarsi in detti sottoprodotti. È ben nota, infatti, datando da diversi decenni, la sua estrazione con procedimenti elettrolitici dai cosidetti "cementi", residui cioè dell'operazione di "scadmiatura" effettuata nella purificazione dell'elettrolita zincifero (v. App.1, p. 329). Meno conosciute sono però altre importantissime fonti di recupero del metallo, e le diverse metodologie di estrazione.

Durante l'arrostimento dei minerali solforati misti di piombo e zinco, e in particolare nella preparazione dell'agglomerato "autofondente" (v. piombo in questa App.), il c. tende a passare nei fumi e dall'abbattimento di questi, prima d'inviare il gas all'impianto dell'acido solforico, si ricavano polveri contenenti 5 ÷ 10%, e in qualche caso anche 20%, di c. come ossido. Nella raffinazione termica dello zinco per distillazione frazionata, secondo il processo New Jersey (v. zinco, XXXV, p. 950), i prodotti di testa dell'ultima colonna, detta appunto del cadmio, contengono il metallo in cospicue proporzioni. E ancora, esso è presente in tenori di 3 ÷ 5% nelle "polveri blu", o "tuzie", che si raccolgono nei condensatori dello zinco, e negli annessi impianti di lavaggio del gas delle storte verticali, o di forni similari destinati alla produzione dello zinco.

Da tutti questi sottoprodotti si può estrarre il c. con un procedimento, in alternativa a quello elettrolitico, basato sulla facile riducibilità dell'ossido e sulla discreta volatilità del metallo. Mescolando, infatti, questi residui con polverino di carbone e riscaldando il tutto a 900 °C in forni rotativi, o meglio ancora in storte di refrattario, muniti di opportuni condensatori, si ricava un concentrato di c. più ricco di quello di partenza. Ripetendo più volte l'operazione, si perviene infine a un metallo abbastanza puro, che per semplice rifusione con fondenti basici (per es. soda) adatti a scorificarne le ultime impurezze, raggiunge un titolo sufficiente per la maggior parte degl'impieghi. La depurazione del c. grezzo si può eseguire anche elettroliticamente. Tra i più importanti impieghi va ricordato quello riguardante il rivestimento protettivo di altri metalli, e particolarmente di acciai. La cadmiatura (v. XVI, p. 345), che viene oggi effettuata quasi sempre per elettrodeposizione, possiede rispetto alla zincatura, di cui è però più costosa, il pregio di un aspetto più brillante e duraturo e inoltre di una maggiore resistenza agli agenti atmosferici e agli alcali. In espansione risultano pure i consumi di c. per la preparazione delle leghe antifrizione (v. App. II, 1, p. 205) e delle leghe per saldatura a base di zinco, dove sostituisce il più costoso stagno. Viene inoltre usato in aggiunta (0,5 ÷ 1%) al rame destinato ai cavi elettrici e telefonici e ai metalli preziosi per alcune leghe usate in gioielleria.

La produzione, pertanto, è andata progressivamente aumentando (v. tabella), fino a raggiungere le attuali 17.000 t/anno all'incirca. I paesi più forti produttori di c. risultano essere SUA, Giappone, URSS, Belgio, Germania. La produzione italiana non è molto elevata, circa 500 t/anno, sostanzialmente sufficiente al fabbisogno.

Bibl.: F. G. McCutcheon, J. R. Musgrave, Cadmium, in Rare metals handbook, New York 1961; V. H. Dennis, Metallurgy of the non-ferrous metals, Londra 1961.

Vedi anche
zinco Elemento chimico, metallo di colore bianco azzurrastro, che all’aria si ricopre di uno strato sottile di carbonato basico. Chimica Caratteri generali Lo z. appartiene al gruppo II B del sistema periodico, ha simbolo Zn, numero atomico 30, peso atomico 65,38, isotopi stabili 6430Zn (48,9%), 66/30Zn (27,8%), ... lega Materiale composto da due o più elementi chimici di cui quello presente in maggiore quantità deve essere un metallo. Fra i metalli, soltanto rame e piombo possono essere utilizzati non legati, tutti gli altri sono utilizzati in lega. Generalità Una l., per essere considerata tale, deve possedere almeno ... indio Elemento chimico di numero atomico 49, peso atomico 114,82, avente simbolo In, di cui sono noti due isotopi naturali e un gran numero di isotopi artificiali, la cui vita media varia da pochi secondi a qualche giorno. Il suo nome deriva dal latino Indium, derivato dell’inglese ind(igo) «indaco», perché ... pigmento Sostanza in grado di conferire colore al suo supporto. Biologia I p. biologici sono un gruppo di sostanze chimiche presenti nelle cellule sotto forma di granuli, gocce o cristalli, che conferiscono ai tessuti degli animali e delle piante le varie colorazioni acquisite in seguito a fenomeni adattivi ...
Tag
  • ELETTRODEPOSIZIONE
  • ACIDO SOLFORICO
  • CONDENSATORI
  • ELETTROLITA
  • NEW JERSEY
Altri risultati per CADMIO
  • cadmio
    Dizionario di Medicina (2010)
    Elemento chimico, metallo di transizione. Il metallo e i suoi sali sono molto tossici e carcinogeni a elevate concentrazioni. Il solfuro ha qualche applicazione dermatologica. Avvelenamento da cadmio Il c. e i suoi composti sono tossici per inalazione e per ingestione; si accumulano nell’organismo e ...
  • cadmio
    Enciclopedia on line
    Elemento chimico, di simbolo Cd, numero atomico 48, peso atomico 112,41 di cui sono noti gli isotopi stabili 10648Cd, 10848Cd, 11048Cd, 11148Cd, 11248Cd, 11348Cd, 11448Cd, 11648Cd. Caratteristiche Il c. appartiene, insieme a zinco e mercurio, al gruppo II B del sistema periodico. Il suo nome deriva ...
  • cadmio
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    càdmio [Der. dell'ant. nome gr. kadmeía del minerale carbonato di zinco (tuttora noto anche come cadmia) che, insieme alla calamina e altri minerali dello zinco, si estraeva vicino a Tebe, la città fondata dal mitico Cadmo] [CHF] Elemento chimico, di simb. Cd, numero atomico 48 e peso atomico 112.41, ...
  • CADMIO
    Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
    Metallurgia. - Il cadmio va sempre più diffondendosi, nei diversi usi, per il notevole incremento della sua produzione, basata soprattutto sul ricupero del metallo dai cementi di cadmio, residui del trattamento dei minerali di zinco, nel processo di preparazione dello zinco elettrolitico (v. zinco, ...
  • CADMIO
    Enciclopedia Italiana (1930)
    Fu scoperto nel 1817 da F. Stromeyer che per primo lo riscontrò nel carbonato di zinco. Il nome viene dal greco παδμεία usato per distinguere alcuni minerali di zinco perché comunemente accompagna in piccola quantità lo zinco nelle calamine e nelle blende. Si conoscono pochi minerali di cadmio puri: ...
Mostra altri risultati
Vocabolario
càdmio
cadmio càdmio s. m. [lat. scient. Cadmium, e questo dal lat. cadmīa, gr. καδμεία «cadmìa», che si estraeva vicino a Tebe, la città di Cadmo]. – Elemento chimico di simbolo Cd, numero atomico 48, peso atomico 112,41, appartenente al secondo...
cadmiare
cadmiare v. tr. [der. di cadmio] (io càdmio, ecc.). – Rivestire (un metallo) di un sottilissimo strato di cadmio. ◆ Part. pass. cadmiato, anche come agg.: una lastra di rame cadmiato.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali