CACHESSIA (dal gr. καχεξία, da κακός "cattivo" ed ἔξις "costituzione")
Stato morboso caratterizzato da forte dimagramento, da colorito giallo paglierino della cute, che diventa vizza e grinzosa, da grave perdita di forze (astenia), da diarrea, da facile e abbondante sudorazione, da intensa e progrediente anemia. Ha luogo specialmente nel corso dei tumori maligni (cachessia neoplastica) e specialmente del cancro (cachessia cancerina) per l'intossicazione dai prodotti del disfacimento degli elementi del tumore, nonché dei prodotti speciali di elaborazione di detti elementi.
La cachessia accompagna anche le malattie infettive di lunga durata (cachessia malarica), e i vizî cardiaci scompensati a lungo decorso (cachessia cardiaca) in seguito alle gravi modificazioni del ricambio per il ristagno del sangue e l'edema dei tessuti.
Si può anche avere, per effetto solo dell'età, la cosiddetta cachessia senile. Numerosi stati cachettici dipendono invece da malattie diverse; ricordiamo la cachessia addisioniana, strumipriva, da nefrite cronica, da diabete consuntivo, da tubercolosi, da leucemia, da suppurazione cronica. Può essere infine originata da stati tossici e infettivi, da lesioni renali, lesioni ipofisarie, intossicazione mercuriale, affezioni tropicali, ecc.
Nella cachessia si producono spesso fatti di trombosi (trombosi marantiche), che sono da riferirsi ad alterata composizione del sangue, in unione al rallentamento del circolo, nonché ad alterazioni del rivestimento interno dei vasi.