POPILLIUS, C. (G. Popillius)
Ceramista romano, forse umbro di nascita, che insieme a Lappius ed a Quintius fu attivo nella zona fra Mevania ed Ocriculum.
Il suo nome è stato letto su numerosi pezzi (v., ad esempio, G.I.L.; 1,2, nn. 419, 420, 421, 423; xi, nn. 6704, 2-5, 8122), ed a lui è riferita tutta una serie di "merce sigillata" che ricorda lo stile dei vasi megarici, ed è stata rinvenuta in Italia settentrionale e centrale ed in Numidia. In base ai caratteri paleografici delle sue firme sui diversi pezzi, nonchè all'iconografia ed allo stile delle coppe sicuramente riferibili alla sua mano ed alla sua bottega (particolarmente notevole l'eleganza dei numerosi e varî motivi decorativi floreali e geometrici, e fra le scene figurate quella rappresentante la battaglia di Alessandro, secondo il ben noto schema del mosaico dalla Casa del Fauno), gli studiosi della materia discutono se P. sia stato attivo nel sec. II o nella prima metà del sec. I a. C.
Bibl.: H. Dragendorff, Terra Sigillata, in Bonn. Jahrb., 96-97, 1895, p. 37 ss.; P. Hartwig, Ein Tongefäss des Popillius, mit Scenen der Alexanderschlacht, in Röm. Mitt., XIII, 1898, pp. 399-408, tav. XI; G. Körte, Das Alexandermosaik aus Pompeji, in Röm. Mitt., XXII, 1907, p. 20 s.; G. H. Chase, Catalogue. Arretine Pottery... in Boston. Museum, 1916, p. 8 ss.; A. Oxè, Römisch-italische Beziehung der früharretinischen Reliefgefässe, in Bonn. Jahrb., 138, 1933, pp. 83-86, tav. I; H. Comfort, A Popillius Vase in the National Museum, Washington, in St. Etr., XI, 1937, p. 407 ss.; U. H. Schoenebeck, Ein hellenistisches Schalenornament, in Festgabe Th. Wiegand, Atene 1938, p. 58; P. V. C. Baur, Megarian Bowls in Yale University, in Am. Journ. Arch., XLV, 1941, p. 238; H. Dragendorff, Arretinische Reliefkeramik, Reutlingen 1948, passim; Th. Kraus, Megarische Becher im Römisch-german. Zentral-Museum zu Mainz, Magonza 1951, passim e 3, 17-14; Volkmann, in Pauly-Wissowa, XXI, i, 1952, col. 52, s. v., n. i.