BUTE (A. T., 49-50)
Contea (shire) della Scozia composta di due isole maggiori, Arran (439 kmq.) e Bute (129 kmq.), ed altre minori nel Firth of Clyde.
Nell'isola Arran, rinomata per le pittoresche valli e insenature, si elevano montagne di scisti e graniti, che raggiungono gli 874 m. sul mare nel Goat Fell. L'isola di Bute invece non ha altezze superiori ai 275 m.: nel NO. la struttura geologica è eguale a quella delle altre terre scozzesi; nella parte meridionale invece appaiono arenarie rosse e anche rocce più recenti, ricoperte da lave.
Le due isole hanno monumenti preistorici importanti, i quali fanno supporre ch'esse fossero stazioni su una linea di traffico costiero sino dall'epoca del bronzo. A Bute e anche in Holy Island, al largo di Arran, si trovano alcune cappelle cristiane antichissime, sorte accanto a luoghi già considerati sacri in tempi preistorici (epoca del bronzo). Nell'alto Medioevo i Normanni tennero lungamente Arran in loro possesso, mentre Bute, più vicina alla terra ferma, rimase solo temporaneamente sotto il loro dominio.
Il Buteshire nel 1911 contava 18.186 ab., di cui tre quarti vivevano in Bute; nel 1921 ne contava 33.711, ma è da osservare che il censimento fu eseguito nella stagione della villeggiatura; infatti il calcolo del 1926 diede di nuovo soli 18.000 ab. Nel 1911, 2081 ab. parlavano il gaelico; nel 1921 ne rimanevano solo 1453, di cui però nessuno usava unicamente quella lingua, ad esclusione dell'inglese.
A Bute si coltivano patate e fieno, si allevano mandre di bovini, capre e pecore. La pesca ha avuto sempre importanza. Arran ha riserve di selvaggina. Entrambe le isole, ma specialmente Bute, sono molto frequentate dagli amatori degli sports marittimi. La sola città è Rothesav (il capoluogo) nell'isola di Bute con 9299 ab. (1926); essa costituisce il porto principale e ha numerose linee di comunicazione con i porti della Clyde.
Bibl.: J.K. Hewison, History of Bute, 1894.