BUSSOLOTTO
. Venne così chiamata dal popolo una moneta d'argento di Mantova, del valore di mezza lira o dieci soldi, che portava effigiato il tabernacolo o pisside del Preziosissimo Sangue che ha, appunto, la forma di un bossolo: donde il nome. Si cominciò a coniare da Luigi III Gonzaga (1444-1478) e durò fino a Carlo II (1637-1647) con varietà di forma e di peso. Per analogia a Mantova erano chiamate bussolotti le monete di pari valore coniate in altre zecche.
Bibl.: Catal. della Raccolta numism. Papadopoli-Aldobrandini, compilato da G. Castellani, Venezia 1925, I, p. 151; Corpus nummorum italicorum, IV, Roma 1913; E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, p. 47.