BUSSENTO (Πυξοῦς, Buxentum)
Antico nome, comune al fiume (lunghezza km. 37; portata di massima magra, mc. 3,1; bacino, km. 307), al promontorio e alla città che è oggi Policastro. Questa era situata sul colle, di circa 90 m., alla sinistra del fiume, che sbocca nel golfo omonimo. Di origine greca, il comune stette in alleanza con Siris; nel sec. VI a. C. (Mommsen, Münzwesen, 107 e 154) fu colonizzato da Micito, signore di Reggio e di Messina (Diod., XI, 59 e Strab., VI, 233). Dopo la fine della guerra annibalica, durante la quale schiere bussentine si trovano nelle file romane, Bussento, nel 194 secondo la tradizione annalistica, accolse una colonia di 300 cittadini romani, quando fu assicurata a Roma la Campania, insieme con le colonie campane di Volturno, Literno, Puteoli, Salerno; nel 186 fu rinvigorita con nuovi coloni. Municipio, attestato da iscrizioni e dall'essere stato antica residenza episcopale, fu iscritto nella tribù Pomptina.
Bibl.: Corp. Inscr. Lat., X, p. 51; R. Gaetani, L'antica Bussento oggi Policastro Bussentino e la sua sede episcopale, in Gli studi in Italia, V (1882); E. Ciaceri, Storia della Magna Grecia, I, Milano 1924, p. 284 segg.