BUSCEMI
Villaggio dell'alta montagna siracusana, sul corso superiore dell'Anapo. La tradizione orale locale afferma che B. prima del XVII sec. sorgeva non sul sito attuale ma su posizione opposta, sul monte S. Niccolò, dalla cima spianata, con contorni ripidi, in ottima posizione per un antico abitato.
Avanzi di prospetti architettonici sono stati trovati in una grotta naturale nelle rocce del monte; a poca distanza da tali resti sono state scoperte tre rozze caverne scavate artificialmente nella roccia, comunicanti tra loro ed aperte verso l'esterno, con le pareti coperte di piccole nicchie; il riempimento delle grotte reca un detrito archeologico che dal III sec. a. C. scende all'età bizantina. Le epigrafi attestano che in queste grotte aveva sede un sodalizio sacro dedicato al culto delle ninfe. Sul monte S. Niccolò si stende una necropoli; parecchie tombe vennero nel IV sec. d. C. ampliate e trasformate in camerette ipogeiche con fosse mortuarie e costituiscono il più antico documento di B. cristiana. Interessanti i resti, a N-E del paese, di una chiesa, tutta scavata nella roccia, risalente al V-VI secolo. Il corpo della chiesa è formato da un ambiente rettangolare la cui vòlta era sostenuta da sei pilastroni di roccia; il presbiterio, al centro del quale era l'altare, era sollevato di due gradini sul piano antistante.
Sepolture collettive con oggetti di selce ed ossidiana, ceramica ad impasto giallastro sono state scoperte in scavi del 1950. In contrada Maiorana una piccola grotta sepolcrale ha restituito vasi caratteristici della cultura di Thapsos.
Bibl.: P. Orsi, in Not. Scavi, 1898, p. 37; G. V. Gentili, in Fasti Arch., VI, 1953, n. 2459.