burrato
. Spiega il Boccaccio: " ‛ burrati ' spesse volte si chiaman fra noi questi trarupi de' luoghi alpigini e salvatichi ": e in questo significato di " burrone " il termine (derivato da ‛ borro ': vedi) ricorre in If XII 10, per indicare lo scoscendimento che divide il sesto dal settimo cerchio. Del pari, l'alto burrato di XVI 114 è il dirupo fra il settimo e l'ottavo cerchio, che D. e Virgilio superano in groppa a Gerione. Cfr. M. Villani (VIII 74): " come ciascuno meglio potea saliano per le ripe, per li boschi e burrati fuggendo ".