Uomo di stato austriaco (Stampfen 1851 - Vienna 1922); in servizio diplomatico a Mosca, Sofia e Atene, dal 1903 al 1912 ministro delle Finanze comuni della monarchia austro-ungarica, riorganizzò la Bosnia-Erzegovina. Nel 1913 era ministro ungherese ad latus di Francesco Giuseppe; nel 1915, in piena guerra, ministro degli Esteri. Condusse le trattative con l'Italia, che fallirono. La sua insistenza nel 1916 per una proposta di pace e l'opposizione alla guerra sottomarina illimitata suscitarono il malcontento della Germania. Dimessosi nel dic. 1916, riassunse nel genn. 1917 il portafoglio delle Finanze e nell'aprile 1918 quello degli Esteri, che tenne fino al crollo della monarchia.