LORINI, Buonaiuto
Nato di nobile famiglia in Firenze verso il 1540, morto, forse in Venezia, verso il 1611. Protetto da Cosimo I de' Medici si applicò agli studî d'ingegneria militare in Firenze; intorno al 1570 era nelle Fiandre; militò poi in Francia e verso il 1580 ritornò in Italia, nominato ingegnere della repubblica veneta. Per questa egli lavorò nelle fortificazioni delle isole e della Dalmazia, soggiornando abbastanza lungamente a Zara, attese al compimento delle fortificazioni di Bergamo e restaurò l'antico castello e i bastioni di Brescia. L'opera sua importante è la fortezza di Palmanova, alla quale prese parte notevole insieme con molti altri ingegneri al servizio veneto. Elevato al grado di primo ingegnere della repubblica, ne visitò le fortezze, diresse lavori stradali e prestò anche l'opera sua per il granduca di Toscana progettando il ponte a mare e l'arsenale di Pisa (1603) e consigliando l'edificazione d'un nuovo molo a Livorno. Assai reputato fu il suo volume sulle fortificazioni (1ª ed., 1596; 2ª, 1609); interessantissima vi è la parte relativa ai lavori di terra, nella quale per la prima volta è descritta la rotaia scanalata di legno per rendere facili i trasporti.