BUONACCORSO di Milano
Secondo buone probabilità fu milanese e visse verso la fine del sec. XII. Seguace dell'eresia dei Catari, fu maestro di una loro comunità: poi ritrattò l'eresia e la combattè in una confutazione conservata nella sostanza, se non forse nella forma originaria, sotto il titolo di Vita haereticorum o Manifestatio haeresis catharorum, quam fecit Bonacursus, qui quondam fuit magister illorum, Mediolani coram populo. Premesso un breve riassunto delle loro dottrine, confuta i singoli punti con autorità bibliche. Segue pure una confutazione dell'eresia (giudaizzante) dei Pasagi, brevemente ribattuta pure con testi scritturali, poi, anche più in breve, una replica agli Arnaldisti. Interessante per le notizie sulle dottrine combattute, la confutazione si riduce a un'arida serie di citazioni scritturali (raramente di Agostino e di Isidoro).
Ediz.: D'Achery, Spicilegium, I, p. 208 segg.; donde Migne, Patrologia Lat., 204, p. 775 segg. (da un cod. di Cîteaux, ora a Digione, n. 582, sec. XII). Notizia di un codice assai diverso da questa lezione in J.A. Fabricius, Bibl. Lat. Mediae aet., I, Padova 1754, p. 234 (ora cod. 2110 della bibl. di Lucca).
Bibl.: Cfr. Werner, Der heil. Thomas von Aquino, Regensburg, I, 1858-9, p. 679 segg.; Molinier in Arch. des missions scientifiques et littér., Parigi 1888, s. 3ª, t. 14, pp. 136-143.