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BUONACCORSO da Montemagno, il giovane

di Giulio Dolci - Enciclopedia Italiana (1930)
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BUONACCORSO da Montemagno, il giovane

Giulio Dolci

Poeta, nato a Pistoia fra il 1391 e il 1393, figlio di Giovanni di Buonaccorso da Montemagno. Tenne onorevoli uffici a Firenze: fu dei 22 riformatori nel 1417; gonfaloniere nel 1421. In quest'anno fu assunto lettore di legge nello Studio fiorentino: ebbe infatti fama di valente giureconsulto, tanto che la Signoria di Firenze lo mandò ambasciatore a Lucca, in Liguria e a Milano. Morì a Firenze il 16 dicembre 1429. Si dilettò di poesia e lasciò sonetti di squisita fattura. Le opere di lui sono andate confuse con quelle del nonno dello stesso nome, morto verso il 1390, e una cernita sicura di esse non è stata ancora fatta: esiguo è, a ogni modo, il canzoniere di B. il giovane; quasi tutto composto di sonetti amorosi, di evidente imitazione petrarchesca. Ciò nonostante, ha una sua nota intima di originalità, di grazia, in quanto canta affetti veramente sentiti, e liberamente atteggia toni e motivi del grande trecentista. Per questo, le poesie di B. ebbero molta fama, e i cinquecentisti le preferirono a quelle degli altri primi imitatori del Petrarca. Restano di lui anche alcune orazioni civili, delle quali sette poste in bocca a Stefano Porcari, quando fu capitano del popolo fiorentino.

Opere: Prose e Rime dei due Buonaccorsi da Montemagno ed alcune rinje di Niccolò Tinucci, Firenze 1718, a cura di G. B. Casotti.

Bibl.: G. Zaccagnini, Di B. da M. il giovane, in Studi di lett. ital., diretti da E. Pércopo e N. Zingarelli, I, Napoli 1899, p. 339 segg.; R. Sabbadini, B. da M. il giovane, in Giorn. stor. di letterat. ital., L (1907), pp. 43-49.

Vedi anche
Stefano Porcari Umanista e uomo politico (m. 1453). Di antica famiglia romana, famoso oratore, dopo aver coperto cariche civili a Firenze, Bologna, Siena e Orvieto, animato da ideali repubblicani e imperiali, tradizionali nella pubblicistica cittadina romana (tipico il caso di Cola di Rienzo), nutriti dalla sua cultura ... sonetto Composizione metrica, (dal francese antico sonet «canzone, canzonetta»), di carattere prevalentemente lirico, composta di 14 versi (quasi sempre endecasillabi nella letteratura italiana), distribuiti in 2 quartine e 2 terzine, con rime disposte secondo precisi schemi. Nel suo schema originario il s. ...
Tag
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    Verseggiatore (Pistoia tra il 1391 e il 1393 - Firenze 1429). Fu gonfaloniere (1421), lettore di legge nello Studio fiorentino, ambasciatore. Lasciò rime petrarcheggianti, ancora non ben distinte da quelle del nonno, Buonaccorso il Vecchio (m. tra il 1390 e il 1395). L'ediz. canonica resta per ora quella ...
Vocabolario
gióvane
giovane gióvane (meno com. gióvine) agg. e s. m. e f. [lat. iŭvĕnis] (nel plur., quasi esclusivam. gióvani). – 1. agg. a. Che è nell’età della giovinezza: uomo g., donna g.; due g. sposi; una signora giovanissima; da g., in gioventù: da...
simil-giovane
simil-giovane s. m. e agg. (iron.) Chi o che è considerato giovane senza esserlo più. ◆ per vendere Don Giovanni e San Giovanni Battista e Amleto e Leopardi ai più imbranati pubblici giovani e simil-giovani, sarà più ruffiano farli interpretare...
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