bunghificio
s. m. (scherz. iron.) L’organizzazione dei bunga-bunga.
• i giudici oggi approvano e respingono le leggi, fanno e disfano i governi. È accaduto a [Romano] Prodi. Sta accadendo a [Silvio] Berlusconi. Il premier ha commesso non pochi errori, doveva proteggere la sua casa e intimità, guardarsi da certi amici, comportarsi con più sobrietà e lasciar perdere «il bunghificio». (Mario Sechi, Tempo, 20 gennaio 2011, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dall’espressione bunga (bunga) con l’aggiunta del suffisso -ificio.