bungalese
s. m. (scherz. iron.) Il linguaggio del bunga-bunga.
• «Tesorino», «un bacino», «un attimino», «troia», «zoccola», «puttana»: e allora vai con il «bungalese», ovvero con la lingua del bunga bunga e del mondo che gira intorno ai festini di Arcore, altrimenti detti wild parties dalla diplomazia americana. Che poi in realtà sono selvaggi per quello che s’intravede in termini di logistica, di reclutamento delle ospiti, di intrighi preventivi e di recrudescenze cortigiane. Meno selvaggi appaiono per quanto accade nella nuda articolazione, e cerimoniale, del dopocena e un po’ anche dei crudi risvegli delle prescelte a villa San Martino. [...] Il bungalese è una koinè equivoca figlia di questo tempo abbastanza sciagurato. (Filippo Ceccarelli, Repubblica, 19 gennaio 2011, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dall’espressione bunga (bunga) con l’aggiunta dell’interfisso -al- e del suffisso -ese.