bunga-bunga
loc. s.le m. (scherz. iron.) Espressione di origine incerta che ha finito per identificare gli intrattenimenti erotici organizzati nella villa di Silvio Berlusconi ad Arcore.
• «Quando qualcuna delle mie ospiti diceva dopo cena “facciamo un po’ di ‘bunga-bunga’” si riferiva a fare quattro salti. A cui, per altro, io non partecipavo a causa di un antico e sempre rispettato fioretto...» (Silvio Berlusconi riportato da Dino Martirano, Corriere della sera, 24 ottobre 2011, p. 22, Politica) • Karima El Mahroug per circa sei ore ha risposto alle domande […] Davanti alle altre ospiti e all’ex premier «raccontai una storia inventata, quella che di solito usavo»: un altro cognome e altra età (23-24 anni), metà brasiliana e metà egiziana, il padre dirigente, la madre cantante famosa e imparentata con Mubarak e il difficile rapporto con la famiglia per via della sua «conversione» al cattolicesimo. Poi, dopo aver sentito il termine «bunga-bunga» in una barzelletta del Cavaliere, la prima delle serie di buste ricevute da Berlusconi con dentro «2 mila o 3 mila euro in contanti», unico introito per parecchi mesi. (Igor Greganti, Sicilia, 18 maggio 2013, p. 6, I Fatti) • L’Italia del bunga-bunga è esistita, purtroppo, e noi tutti paghiamo ancor oggi il prezzo di quegli scandali: mentre in Germania i politici si dimettevano per aver copiato la tesi di laurea, in Italia il nostro premier gridava al complotto per l’accusa di prostituzione minorile. (Mauro Barberis, Secolo XIX, 19 luglio 2014, p. 2, Primo piano).
- Già attestato nel Corriere della sera del 10 ottobre 2009, p. 49 (Roberta Scorranese).