BULEUTERIO (gr. βουλετήριον)
E il nome dell'edifizio, o anche soltanto del luogo, in cui si adunava quel consiglio che - in contrapposto all'assemblea del popolo (agorà, ecclesia) - è generalmente chiamato bulè (βουλή) nella costituzione degli stati ellenici. In Atene, al tempo della costituzione di Solone, la bulè s'adunava nel Pritaneo; ma con la riforma di Clistene fu costruito un edifizio nell'agorà del Ceramico, chiamato appunto buleuterio, mentre i pritani si adunavano nella prossima tholos.
Come apprendiamo dalle fonti letterarie, i posti del buleuterio erano numerati e rigidamente riservati ai titolari.
Un tipo di sala per tali adunanze parlamentari ritroviamo nel cosiddetto Thersilion di Megalopoli, edifizio rettangolare del secolo IV a. C., col tetto sostenuto da file concentriche di colonne e collegato da un portico al teatro, simile d'altronde al Telesterion di Eleusi. In esso si adunavano i rappresentanti confederali delle comunità arcadiche.
Priene ci ha restituito negli scavi recenti il più importante di tali edifizî di adunanza. Si tratta di un ampio locale quadrangolare, coperto, nel quale è come inscritta una specie di gradinata teatrale di marmo: la gradinata non è però curvilinea, bensì a tre segmenti lineari; il quarto lato tiene il luogo della scena ed ha una nicchia centrale fra due porte; verso questo lato - in cui si trovano un seggio e bassi sedili per la presidenza e gli scribi - le gradinate sono sostenute da mura, come nelle parodoi dei teatri. Agli angoli delle tre gradinate vi sono scalette di accesso, e all'intorno gira un corridoio aprentesi all'interno a portichetto. Nel mezzo - nello spazio che corrisponde all'orchestra nel teatro - v'è un'ara.
Nella vicina città di Mileto il buleuterio ritrova la schietta forma teatrale. Questo edifizio, che risale al primo terzo del sec. II a. C., consiste in un piccolo teatro con la cavea regolarmente a gradinate semicircolari, divisa in tre settori da scale; il teatro è inscritto in una grande aula rettangolare.
Bibl.: W. Judeich, Topographie von Athen, Monaco 1905, p. 308 seg.; Th. Wiegand e R. Schrader, Priene, Berlino 1904, p. 219 seg.; H. Knackfuss, Das Rathaus von Milet, in Th. Wiegand, Milet, II, Berlino 1908.