BUGIA (Bougie; A. T., 112)
Città marittima dell'Algeria, nel dipartimento di Costantina, capoluogo di sottoprefettura, posta nel fondo del Golfo di Bugia che si apre nella costa algerina della Piccola Cabilia, a 175 km. a est di Algeri, a 36° 46′ N.
La città occupa il posto dell'antica Saldae, ove al tempo di Augusto sorgeva una colonia romana, di cui si ritrovano numerosi avanzi. Il nome arabo è Bigiāyah (dialettalmente Bžēya), quello berbero Begāith. Ebbe in qualche periodo della storia musulmana dell'Africa del Nord notevole importanza. Divenne sede del principato berbero ḥammādita, quando nel 1090, in seguito alle continue lotte e depredazioni degli Arabi invasori, al-Manṣūr decise di abbandonare l'antica capitale ḥammādita, la Qal'ah, e di trasferirsi a Bugia, meglio difendibile. La città s'ingrandì e abbellì e divenne anche un centro culturale. Fu presa poi nel 1152 dagli Almohadi, che posero fine alla dinastia ḥammādita. Nel 1509, poco dopo la presa di Orano, gli Spagnoli s'impadronirono di Bugia, ch'era divenuta uno dei centri della pirateria nel Mediterraneo, e la difesero alcuni anni dopo contro l'assalto del famoso corsaro ‛Arūǵ; ma in seguito, decadendo l'occupazione spagnola in Africa e accentuandosi i successi dei Turchi, la difesa della città fu trascurata, e nel 1555 Ṣāliḥ Ra'īs, nominato dal sultano di Costantinopoli beylerbeg d'Africa, se ne impadronì. Bugia decadde rapidamente. Nel 1833 fu occupata dai Francesi, che promossero la colonizzazione del territorio, onde la popolazione della città rapidamente si accrebbe, raggiungendo nel 1926 18.522 abitanti.
Situata in favorevole posizione alla base del M. Gouraya (1317 m.), che con i suoi sproni la recinge ad anfiteatro, dotata di un clima dolcissimo e con notevoli precipitazioni (oltre 1 m. di media annua), che consentono una vegetazione lussureggiante e coltivazioni di agrumeti e frutteti, ben costruita, con strade ampie e ombreggiate, la città offre un assai gradito soggiorno. I lavori portuali, iniziati nel 1897, ne hanno reso l'approdo facile, e sicuro il soggiorno delle navi, che vi esercitano un notevole traffico per l'esportazione dei prodotti agricoli (olî, vini, fichi) e minerarî (fosfati di calce, minerali di ferro). Bugia è provvista di scuole e istituti di istruzione media, di un museo di storia naturale e di antichitȧ; ha pure una camera di commercio e un'agenzia consolare italiana.
Bugia è collegata con un tronco speciale da Beni Mansour alla ferrovia Algeri-Costantina.