Buggea
. Città algerina posta nel fondo del golfo omonimo, 175 Km ad est di Algeri; il suo nome suona ‛ Bigiāyah ' in arabo (dialettalmente ‛ Bžēya '), ‛ Begāith ' in berbero, ‛ Bougie ' in francese (ma ‛ Bugee ' nel Tresor). Nell'ediz. Petrocchi sono riportate le seguenti varianti: Bugea, Bugge, Buçea.
L'antica colonia romana di ‛ Saldae ' aveva acquistato ai tempi di D. notevole importanza commerciale, legata ai mercanti di Genova, di Amalfi e, soprattutto, di Pisa, che ne aveva fatto nel XII secolo un fiorente centro. Tale importanza è testimoniata dal fatto che nella carta nautica del Dalorto B. è rappresentata, con il toponimo ‛ Buzea ', come la città più rilevante di tutta l'Africa settentrionale (Revelli, Italia 25). D. si serve di B. per indicare Marsiglia, in Pd IX 92, ove Folco di Marsiglia gli dice: Ad un occaso quasi e ad un orto / Buggea siede e la terra ond'io fui, / che fé del sangue suo già caldo il porto. Il quasi usato da D. indica molto bene la reale posizione delle due città: ambedue si trovano infatti a oriente del 5° meridiano orientale di Greenwich, ma è più vicina a questo B. di quanto non lo sia Marsiglia.
Secondo il Magnaghi la collocazione dantesca delle due città è prova quasi assoluta del fatto che D. ebbe come guida una carta nautica. Il Revelli (Italia 22 ss.), dello stesso parere, ricorda la carta portolanica detta ‛ pisana ' della metà del Duecento e quella del Dalorto del 1325 (o 1330): ambedue le carte riportano le due città quasi alla stessa longitudine. Nei planisferi e nelle carte terrestri del tempo, invece, B. è spostata rispetto alla sua reale posizione.
Tra gli antichi commenti è da notare che il Vellutello, il Daniello e il Venturi sostengono che è Genova, non Marsiglia, la città europea che D. intendeva indicare.
Bibl. - A. Magnaghi, Sul ‛ Quarnaro ' dantesco, in " La Geografia " III-IV (1921) 81.