BRUXELLES R 236, Pittore di
Ceramografo greco, attico, della tecnica a figure nere, che prende nome dal vaso del Museo Naz. di Bruxelles R 236. Di lui sono note soltanto oinochòai (Oxford 1327, 4534; Bruxelles R 236; Orvieto; Rodi 13392, da Camiro; Villa Giulia 1444, da Faleri; Vaticano 443; Cracovia, Università 304; Oxford, da Naukratis), tutte decorate con varie rappresentazioni di Dioniso, con satiri e menadi. Il vaso di Orvieto, reca invece le figure di Apollo e di due dee sedute. L'attività del Pittore di B. R 236 è da porre attorno alla metà del VI sec. a. C.
Bibl.: J. D. Beazley, Black-fig., 1956, pp. 435-60. Bruxelles, R. 236: C. V. A., tav. 5, 4 e tav. 6,4. Rodi 13392: Clara Rhodos, IV, 1931, p. 232 e 233; C. V. A., tav. 10. Villa Giulia 1444: C. V. A., tav. 51,5. Cracovia: C. V. A., tav. 7.