Scrittore italiano (Firenze 1879 - ivi 1971). La sua narrativa, nata all'incrocio del bozzettismo toscano con l'impressionismo lirico della Voce, dai primi racconti (Sei storielle di novo conio, 1917; Gente di conoscenza, 1918) e romanzi (La Velia, 1923; Villa Beatrice, 1931), ai racconti, alle prose e ai ricordi autobiografici successivi (Il museo delle figure viventi, 1928; Strada facendo, 1929; L'omino che à spento i fochi, 1937; L'età favolosa, 1940; Viaggio nella vita, 1952; La nuora, 1954; Le fantasie, 1958), ha via via ampliato l'originaria pietà per i suoi tristi eroi in un senso religioso della vita, e certo colorismo quasi dialettale in una rappresentazione sempre più poeticamente animatrice di personaggi, figure, ambienti. Il C. ha anche scritto per il teatro: Bellinda e il mostro (fiaba), 1927; Yo, el Rey (su Filippo II), 1949.