Alighieri, Brunetto
Figlio di Bellincione; fu detto Betto. La sua documentazione comincia nel 1246, quando con il padre e gli altri cinque fratelli si trovò impegnato, come prestatore a Prato e nel suo distretto, in una ridda di mutui, di fideiussioni, di cessioni e di acquisti di crediti, di comprevendite di terre e di canoni enfiteutici; tutte operazioni da cui traevano, o almeno speravano di trarre, un lucro. Come spesso avveniva in affari del genere, l'inadempienza di qualche debitore portava alla rivalsa sui beni dei conterranei dell'inadempiente per mezzo della rappresaglia. Questo periodo, per così dire pratese, durò sino al 1250.
A quel modo che suo padre Bellincione il 14 dicembre 1240 era stato testimone alla conferma della rappresaglia sugli uomini di S. Gimignano concessa un anno prima dal podestà Guido da Sessa ad Alberto del fu Alberto, così egli ottenne dal proprio comune una rappresaglia contro quello di Prato nel 1275 (febbraio-marzo), e dopo che per quella e per altre ragioni Torello di Guglielmo ebbe fatte più gite a Firenze, come rappresentante del suo comune, si venne a un accordo.
Nonostante che tutti i figli di Bellincione fossero in età adatta, sembra che B. fosse l'unico a prender parte alla guerra contro Siena che si concluse col disastro di Montaperti, e s'immaginò anche una sua morte in quella catastrofe; l'11 febbraio 1260 egli fu eletto uno dei pediti che dovevano scortare e difendere il carroccio; poi, il 17 maggio, venne eletto nella commissione che doveva curare l'allargamento delle vie che attraversavano l'accampamento fiorentino. Sappiamo anche qualcosa della sua partecipazione alla vita pubblica: nel febbraio 1268, infatti, era soprastante per il comune della prigione comunale, detta della Pagliazza, mentre, nel novembre dello stesso anno, faceva parte del Consiglio generale e dei Novanta. Ebbe per moglie una donna di nome Cionella, insieme con la quale risulta iscritto tra i fratelli defunti della Società dei Preti, detta anche Compagnia del Pellegrino.
Bibl. - M. Barbi, B. A. alla battaglia di Montaperti, in " Studi d. " IV (1921) 121-124; R. Piattoli, Gli A. a Prato nel sec. XIII, ibid. XVII (1933) 56-77; ID., Codice 5, 6, 9, 14-19, 21, 22, 24, 25, 31, 32, 34, 39, 44, 110.