DRAGONI, Bruna
Nata a Milano il 27 febbr. 1896 da Cesare e Lucia Mazzoni (sorella di Sergio, avvocato, che fu fra i soci fondatori, primo presidente dell'Associazione amici della Casa Verdi di Milano e presidente del consiglio di amministrazione del conservatorio "G. Verdi" di Milano fino al 1976), si dedicò allo studio del canto. come soprano, molto probabilmente nella città natale, divenendo "eccellente interprete del Don Giovanni di Mozart, dell'Elisir d'amore di Donizetti, del Gianni Schicchi e di altre opere del repertorio ottocentesco" (Musica d'oggi).
Il 14 giugno 1918 debuttò al teatro Argentina di Roma nell'Aida di G. Verdi, ma raggiunse la notorietà solo nel 1923 quando, il 9 gennaio, al teatro S. Carlo di Napoli, interpretò il ruolo di Hänsel in Hänsel e Gretel di M. Humperdinck, direttore Tullio Serafin. Il successo riportato (come segnalato dal Mattino di Napoli del 10-11 genn. 1923, che sottolineò le qualità di interprete della D., la quale "estrinsecò assai bene quel tanto di differenziatrice baldanza da maschietto che c'è in Hänsel") le aprì le porte dei maggiori teatri italiani. Al teatro Comunale di Bologna, l'8 genn. 1924, fu Musetta nella Bohème di G. Puccini, direttore Gaetano Bavagnoli, accanto a E. Pinza (Colline) e R. Pampanini (Mimì). Nel 1932 comparve nuovamente sulle scene del teatro S. Carlo di Napoli: il 17 marzo ancora in Hänsel e Gretel e il 17 aprile in La serva padrona di G.B. Pergolesi, poi il 3 maggio in Frida di G. Di Cagno. Fu poi scritturata dal teatro alla Scala di Milano ove, il 19 genn. 1933, interpretò il personaggio di Lauretta nel Gianni Schicchi di G. Puccini. direttore Sergio Failoni, ottenendo un vivo successo ("La coppia idillica dei due amanti ha trovato in Bruna Dragoni, come Lauretta, e nel tenore Piero Pauli, come Rinuccio, due cantanti bene adatti come voci e come figure": Corriere della sera, 20 genn. 1933). Il 27 dic. 1933 al teatro dell'Opera di Roma, fu Lucieta in Iquattro rusteghi di E. Wolf Ferrari, direttore Edoardo Vitale. Il 31 genn. 1935 la D. si presentò un'altra volta sulle scene dello stesso teatro nel Don Giovanni di W. A. Mozart, direttore T. Serafin (allora direttore artistico del teatro per la stagione artistica 1934-35). Accanto a C. Galeffi la D. ottenne un entusiastico successo di critica, che la definì "una Zerlina spigliata, fra l'ingenuo e il malizioso" (cfr. Dal Costanzi all'Opera, III, p. 95). Poco dopo, il 17 marzo 1935, fu Lucieta in La Vigna di G. Guerrini, direttore Serafin. Il 26 marzo 1938 cantò al teatro alla Scala di Milano in Iquattro rusteghi di Wolf Ferrari, direttore Franco Capuana. Insieme con la D. (Lucieta), si esibì un'eccezionale compagnia di canto formata da I. Adami Corradetti (Marina), S. Baccaloni (Lunardo), G. Del Signore (Riccardo), C. Elmo (Margarita), M. Favero (Felice). Il 16 genn. 1940, al teatro Carlo Felice di Genova, la D. apparve ne Il campiello di Wolf Ferrari, direttore Antonio Guarnieri, accanto a G. Perea Labia e G. Tess. Con Ilmalato immaginario di I. Napoli, rappresentata al teatro alla Scala di Milano il 1° febbr. 1941, direttore A. Guarnieri, la D. concluse la sua carriera teatrale lasciando nel pubblico e nella critica il ricordo di una personalità esuberante e generosa, sostenuta da un temperamento musicalissimo e da una voce duttile e morbida.
Successivamente la D., di certo provata dall'assenza del fratello Sergio, deportato in Germania, si ritirò dalle scene, preferendo vivere lontano dalla notorietà e dedicandosi in seguito, con lo pseudonimo di Rossana Senda, alla stesura di romanzi rosa, fra cui ricordiamo La fiamma segreta del 1951.
Si spense a Milano il 10 maggio 1962.
Bibl.: Necrol. in Musica d'oggi, n.s., V (1962), 3, p. 130; Corriere della sera, 13 maggio 1962, p. 18; E. De Filippis-R. Arnese, Cronache del teatro di S. Carlo (1737-1960), Napoli 1961, ad Ind.; C. Gatti, Il teatro alla Scala nella storia e nell'arte (1778-1963), Milano 1964, I, p. 396; II, pp. 93, 101, 106; L. Trezzini, Due secoli di vita musicale. Storia del teatro Comunale di Bologna, I, Bologna 1966, p. 163; M. Rinaldi, Due secoli di musica al teatro Argentina, II, Firenze 1978, p. 1347; V. Frajese, Dal Costanzi all'Opera, Roma 1980, III, p. 95; IV, pp. 166, 168; E. Frassoni, Due secoli di lirica a Genova, II, Genova 1980, p. 258; M. Gastaldi-C. Scano, Dizionario delle scrittrici italiane contemporanee, Milano 1957, sub voce.