SPRINGSTEEN, Bruce (propr. Bruce Frederick Joseph)
Cantante, chitarrista e compositore statunitense, nato a Freehold (New Jersey) il 23 settembre 1949. Soprannominato The Boss, è uno tra i più noti e apprezzati artisti rock a livello mondiale. Erede della tradizione blues e folk statunitense, ha raggiunto il successo grazie a un rock d’autore vitale ed energico, incarnazione contemporanea del sogno americano; sensibile alle ragioni degli ultimi e dei diseredati, la sua poetica riflette una tensione tra lirismo e impegno politico. In oltre quarant’anni di carriera ha vinto 20 Grammy music awards, un Polar music prize e un premio Oscar per la canzone Street of Philadelphia, inserita nella colonna sonora del film Philadelphia (1993), diretto da Jonathan Demme.
Dopo le prime esperienze come chitarrista e cantante, fece il suo esordio discografico con l’album Greetings from Asbury Park, N.J. (1973); accompagnato dalla E Street band, pubblicò alcune pietre miliari del rock come Born to run (1975), The River (1980), Born in the USA (1984). L’attenzione riservata alle esibizioni dal vivo rappresenta un tratto distintivo dell’artista: i suoi concerti diventarono ben presto eventi di massa e le sue lunghe tournées mondiali assunsero un ruolo centrale nella diffusione della sua musica. L’inizio degli anni Novanta segnò un periodo di distacco dal gruppo: dopo gli album Human touch e Lucky town (1992), registrati con altri musicisti, pubblicò The ghost of Tom Joad (1995), disco acustico ispirato al romanzo Grapes of wrath (1939) di John Steinbeck. Dopo una prima reunion nel 1995, tornò a esibirsi con la E Street band nel 1999: l’evento è documentato dall’album dal vivo Live in New York City (2001). All’indomani dell’attentato terroristico alle Twin Towers di New York, pubblicò The Rising (2002), primo disco con la formazione degli esordi dai tempi di Born in the USA: disco profondamente politico, diventò simbolo dell’orgoglio e della voglia di riscatto del popolo americano. L’impegno civile divenne uno dei tratti distintivi del songwriter: durante la campagna presidenziale del 2004, a fianco del candidato democratico John Kerry, espresse la propria disapprovazione per le scelte dell’amministrazione Bush in materia di politica estera e nel 2008 sostenne la candidatura di Barack Obama, al quale concesse l’utilizzo di alcuni brani per la campagna elettorale.
L’album Devils & dust (2005) lo vide di nuovo in versione acustica, ancora impegnato sui temi della politica americana; dopo la parentesi di We shall overcome. The Seeger sessions (2006), omaggio al cantante folk Pete Seeger, ha ripreso la collaborazione con la E Street band: Magic (2007) e Working on a dream (2009) hanno riportato l’artista ai vertici delle classifiche. Il successivo Wrecking ball (2012) contiene l’ultima collaborazione con Clarence Clemons, storico sassofonista della band scomparso nel 2011. L’ultimo lavoro discografico, High hopes (2014), ha confermato la popolarità di un artista ispirato e consapevole, simbolo delle contraddizioni che animano la cultura americana.