brogliare
Per esprimere la beatitudine di Adamo, che si manifesta per la coverta, attraverso la fascia luminosa che lo cinge, in Pd XXVI 97 D. ricorre alla similitudine di un animale che coverto broglia [" si dimena ", " si agita "; in rima con voglia e 'nvoglia], / sì che l'affetto convien che si paia per lo seguir che face a lui la 'nvoglia, per i movimenti del drappo che lo copre.
Il passo è stato variamente interpretato: è poco chiaro a quale animale D. si riferisse (un cane, un gatto o un maialino racchiusi in un sacco, un falcone nel suo cappuccio, o, per il Pézard e il Torraca, un cavallo sotto la gualdrappa di maglie d'acciaio), né è semplice stabilire il valore del verbo b. e la sua etimologia (probabilmente dal provenzale brolhar o dal francese antico brooillier [sec. XII], poi brouiller, " smoversi "): per Benvenuto, e allo stesso modo per il Lana, il Buti, l'Ottimo e il Landino, l'animale " vibrat vel tremit ", coperto dalla sua pelle o dal suo guscio; per il Vellutello " congratula e aplaude, coverto sì, cioè tanto, che convien che si paia e dimostri l'affetto ".