BRISIGHELLA (A. T., 24-25-26)
Città della provincia di Ravenna (Emilia), con 2010 ab. È situata a 115 m. s. m. sulla sinistra del Lamone, ed è dominata da tre rocce, su una delle quali è la rocca. Ha scuole, teatri, istituzioni di beneficenza. È stazione della ferrovia Ravenna-Firenze, e dista 49 km. da Ravenna, 87 da Firenze. Il comune (196,4 kmq.) si distende sui declivî dei due contrafforti che costituiscono la valle del Lamone, e comprende a oriente e ad occidente cime di 400 e 500 m. e anche più. Il territorio, oltreché fertile di granaglie, di viti che dànno vini pregiati, di ulivi e di gelsi, di pascoli, è ricco di alcuni minerali: ha cave di gesso, esercite, di zolfo non estratto e di travertino, ha sorgenti minerali (le solforose di Colombarino, le salso-iodiche di Tano e le ferruginose di Villa Cattani) utilizzate o da privati o da enti. Le industrie sono rappresentate nel territorio di Brisighella da mulini, pastifici, oleifici e fabbriche di calce, gesso agricolo, cementi, laterizî, gomma liquida, inchiostri e segherie. Gli abitanti del comune sono 14.599 (1921): di essi 4407 vivono accentrati e 10.192 nelle case sparse.
Monumenti. - La chiesa di S. Maria degli Angeli o dell'Osservanza, a una navata, costruita nel 1525, ha nella facciata una lunetta in terracotta, con l'Assunta, nell'interno stucchi del 1634, una Madonna col Bambino, forse di Girolamo Marchesi, nel presbiterio, una Pietà del sec. XVI. Nell'abside, particolarmente ricca di stucchi, è una Madonna col Bambino e Santi entro la cornice originale e, nella lunetta, il Dio Padre ed angeli di M. Palmezzano (1520). È grandiosa la rocca costruita dai Veneziani nel sec. XVI sui resti d'una rocca più antica. La torre dell'orologio fu costruita nel 1290, rifatta nel 1548 e nel 1850. Nelle vicinanze, la chiesa di S. Giovanni Battista in Ottavo, detta la Pieve del Tho, costruzione romanica del sec. XI con materiali romanici e barbarici, ha nella lunetta una rozza scultura; nell'interno, a pianta basilicale in tre navate, divise da colonne (su una di queste un'iscrizione ricorda Valente, Graziano e Valentiniano), affreschi del '400, nella fronte del presbiterio; e nell'abside una tavola con Madonna, Bambino e Santi di C. Mergari e Sebastiano Scaletti (1516).
Bibl.: D. Barduzzi, La Rocca di Brisighella, Forlì 1913.